Esami di stato: si inceppa la macchina del ministero. La scuola salvata dai "fannulloni"
Cause atmosferiche mandano in tilt il sito INVALSI al momento della diffusione delle griglie per la correzione delle prove nazionali. Disorientamento nelle scuole. Il passaparola tra le scuole risolve in parte il problema.
La "gioiosa macchina da guerra" che il Ministero prometteva di mettere in moto per la prima prova nazionale di valutazione del sistema scolastico secondario inferiore collegata agli esami di stato di terza media (la cosiddetta quarta prova) si è inceppata a causa, sembra, di un temporale. La prova costituiva una novità importante per questi esami e una sperimentazione altrettanto importante dal momento che dalle prove doveva essere desunta una prima valutazione nazionale degli apprendimenti degli alunni e del sistema scolastico, almeno per la sua parte secondaria inferiore. Era previsto che a conclusione della prova, un questionario problematico di alcune paginette da affrontare in due ore, la correzione, per essere uniforme, avvenisse immediatamente e tramite griglie nazionali messe in linea sul sito dell'INVALSI, solo a partire dalle ore 12 odierne (il tutto per evitare che si sapessero le risposte già durante la prova). Ma quando i commissari addetti alle correzioni hanno cercato di connettersi col sito INVALSI hanno scoperto che, per non meglio precisate ragioni atmosferiche, il sito non era raggiungibile.
La macchina messa a punto con cura e non senza difficoltà dal Ministero (alle complicazioni di una puntualità nazionale già di per sé difficile da rispettare si era aggiunto anche il rischio che le scuole siciliane fossero ancora occupate per lo svolgimento delle operazioni connesse alle elezioni amministrative nell’isola) si è dunque all’improvviso inceppata, proprio nel finale.
Come rimediare? Naturalmente intasati i telefoni dei responsabili ministeriali, la questione è giunta subito alle sedi sindacali, tra cui le sedi provinciali e nazionali della FLC Cgil. Difficili anche per la FLC Cgil i contatti telefonici col Ministero.
Nei centri principali, a Roma in particolare, qualcuno aveva fatto in tempo ad entrare nel sito prima dell’interruzione, è cominciato così un passa parola che ha fatto sì che le griglie circolassero da una scuola all'altra. Anche il nostro sindacato ha fatto da tramite a questo "passa-griglie" fornendo contatti con scuole in possesso delle griglie soprattutto alle realtà più periferiche.
Non sappiamo quanto la sospensione dei contatti telematici abbia inciso sul lavoro delle commissioni, con relativa attesa dei presidenti, dei docenti-commissari, dei collaboratori scolastici e degli assistenti amministrativi, bloccati nelle scuole, e quanto invece lo abbia risolto il passaparola tra le scuole. Ma una cosa è certa: l'inventiva di dirigenti, ATA e docenti, in questi giorni spesso indicati a torto come "i fannulloni", ha risolto ancora una volta i problemi di una organizzazione che non può fare a meno di loro e della loro collaborazione attiva.
Ma, infine, perché il MIUR ha dato indicazioni all'INVALSI di inviare la griglia di valutazione alle scuole soltanto al termine delle prove? Non sarebbe stato più semplice inviare le griglie insieme ai testi? Abbiamo più volte dissentito con il MIUR circa il mancato coinvolgimento dei docenti della scuola secondaria di I grado nella gestione delle prove nazionali, con il risultato che ad essi è stato imposto un ruolo meramente esecutivo, ma l'invio della griglia di valutazione solo al termine delle prove, si presenta come un atto di sfiducia nella correttezza e professionalità dei docenti di cui non si sentiva il bisogno e che non condividiamo.
Roma, 17 giugno 2008