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Estero, contingente 2010/2011: è mancato accordo

Come prevedibile e in perfetta continuità con il passato anche questa concertazione sul contingente si chiude con un mancato accordo. E’ sconcertante che anche davanti alla possibilità di intervenire seriamente l’Amministrazione scelga ancora una volta la via di tagli irrazionali e sconsiderati.

22/02/2010
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Normalmente nei processi di ristrutturazioni aziendali dovute alla necessità di tagliare le spese le amministrazioni individuano sulla base di solidi criteri gli interventi da effettuare partendo da quei rami aziendali più deboli e meno produttivi senza mettere in seria discussione il core business dell’impresa e il complesso sistema realizzato nel corso degli anni..
Lo avevamo già anticipato: questa logica non fa parte della politica del Ministero degli Affari Esteri e forse anche di altre Amministrazioni pubbliche che invece si affidano a criteri del tutto oscuri dove si intrecciano ragioni politiche misteriose e ingiustificate con scelte incoerenti e soggettive, senza peraltro individuare con efficacia la fonte degli sprechi.

Il caso della concertazione sul contingente 2010/2011 è l’emblema di un inaccettabile paradosso dove l’irrazionale e l’illogicità prende il sopravvento sulla ragione e sulla sensatezza.

Dopo ben quattro incontri densi e nonostante che le OO.SS. abbiano espresso forti critiche alle scelte avanzate dal MAE, questo ultimo ha maturato, in occasione dell’incontro di oggi, le sue ultime decisioni che per certi versi risultano essere peggiorative di quelle presentate in ingresso.

Le osservazioni di merito avanzate dalle OO.SS. tese a consolidare il sistema proprio in quelle realtà più significative non sono state accolte. Come pure non è stata accolta la reiterata richiesta di evitare un taglio così consistente che rischia di mettere in seria discussione, in molte realtà, gli interventi scolastici e formativi dello Stato italiano.

Anzi proprio all’ultima ora dopo aver tagliato 16 posti di Dirigente scolastico, 21 posti nelle scuole, 8 posti tra docenti e Ata nei corsi, 12 posti di lettorati e aggiunto un posto di nuova istituzione a Gerusalemme il MAE ha deciso di congelare 9 posti di docenti nelle scuole, 9 posti di docenti nei corsi e 6 posti di lettorato.

Cosicché complessivamente si perdono definitivamente ben 56 posti di contingente e provvisoriamente non vengono attivati 24 posti. In totale nel nuovo anno scolastico mancheranno all’appello 80 posti di contingente. Da qui il mancato accordo!

Gran bella operazione ragioneristica tutta all’insegna tremontiana! E’ cosi che il Ministro Frattini vuole rilanciare la cultura italiana all’estero? La FLC Cgil boccia la politica culturale di questo Ministero in quanto è destinata a portare il nostro sistema di istruzione e formazione all’estero ad una inesorabile deriva

Roma, 22 febbraio 2010

Tag: mae, organici, tagli

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