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Estero. Elezioni RSU: la Cgil scuola è prima. Ecco i risultati.
Analogamente a quanto è avvenuto in territorio metropolitano anche nelle scuole e nelle istituzioni scolastiche italiane all’estero dove si è votato per il rinnovo delle RSU la CGIL scuola ha ottenuto un successo storico.
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Analogamente a quanto è avvenuto in territorio metropolitano anche nelle scuole e nelle istituzioni scolastiche italiane all’estero dove si è votato per il rinnovo delle RSU la CGIL scuola ha ottenuto un successo storico. Infatti con il 39,67% dei consensi La CGIL scuola ha aumentato del 3,79% il risultato del 2000, confermandosi così il primo sindacato anche all’Estero.
Le lavoratrici e i lavoratori delle istituzioni scolastiche all’Estero hanno voluto premiare la politica della CGIL scuola e della CGIL che vede nella difesa e nell’estensione dei diritti il suo asse strategico.
I consensi rivolti alla nostra organizzazione confermano la condivisione da parte dei lavoratori della nostra azione politica tesa a rafforzare il ruolo delle RSU, ad ampliare la democrazia nelle scuole, ad estendere i diritti, a rendere pienamente esigibili i contratti, ad affermare l’autonomia scolastica e la centralità dell’intervento pubblico anche attraverso un processo riformatore che riordini e valorizzi l’intero sistema.
Più in generale si può tranquillamente affermare che la partecipazione massiccia (88,68%) dei lavoratori alla consultazione elettorale non solo è la risposta più significativa alla politica di privatizzazione e dei tagli perseguita dal MAE, ma rappresenta l’esigenza e il bisogno di partecipazione dei lavoratori alle scelte di politica scolastica delle nostre istituzioni all’estero.
Ma vediamo, attraverso un breve analisi dei dati comparati con quelli della consultazione precedente, cosa effettivamente è successo.
In primo luogo il dato d’ingresso. Rispetto alla precedente tornata, in questa consultazione elettorale il numero delle scuole sedi di RSU è diminuito: nel 2000 le sedi interessate erano 23, mentre nel 2003 sono risultate essere 19. Tale diminuzione è infatti dovuta alla razionalizzazione della rete scolastica e ai tagli del contingente per cui in alcune realtà non si è raggiunta la soglia dei 16 dipendenti per procedere alla elezione delle RSU. Sono così rimaste escluse sedi importanti come Zurigo, Manchester, Berna. Mentre sono state accorpate e ridotte da tre a due le istituzioni scolastiche che gravitano su Londra-Bedforf e Stoccarda. Questo dato ha di fatto comportato una diminuzione del numero dei votanti in valore assoluto e una maggiore partecipazione al voto in termini percentuali ( oltre il 3% rispetto al 2000).
Comunque l’intera platea interessata al voto rappresenta un po’ meno della metà dell’intero contingente in servizio nelle scuole e nelle istituzioni scolastiche e universitarie all’estero.
In una sola delle 19 sedi RSU non si è proceduto allo spoglio in quanto non è stato raggiunto il quorum necessario per rendere valida la votazione. Si tratta dell’istituto superiore di Asmara ove ai sensi del regolamento elettorale si procederà a nuove elezioni.
Come è stato detto, la CGIL scuola è risultata la sigla sindacale che ha ricevuto il maggior numero dei consensi: 146 voti, pari al 39,67%,; seguita: dalla UIL scuola con 136 preferenze (36,96%), dallo SNALS ha avuto 45 voti (12,23%), dalla CISL scuola che ha riportato 30 consensi (8,15%), e infine dai COBAS con 11 voti (2,99%) presenti nella sola realtà di Barcellona.
I risultati indicano, inoltre, che la CGIL scuola è il primo sindacato in Gran Bretagna, Etiopia, Eritrea, Belgio e Grecia.
Per un più agevole confronto con la precedente consultazione rinviamo alla lettura del quadro riassuntivo sottoriportato, ricordando che i dati della consultazione 2003 sono di fonte CGIL scuola. Nei prossimi giorni pubblicheremo anche i seggi ottenuti nelle singole realtà e i risultati elettorali suddivisi per istituzione scolastica.
Due note di rammarico. La prima non aver presentato una nostra lista nelle sedi di Barcellona e San Gallo. Pertanto in queste due sedi la CGIL scuola non avrà, ovviamente seggi.
La seconda nota di rammarico è rappresentata dal fatto che sarebbe auspicabile, per il prossimo futuro una revisione del meccanismo di individuazione della platea elettorale tale da consentire complessivamente una più ampia partecipazione, avendo a mente che la presenza del contingente del personale docente e Ata all’estero si articola in una serie di iniziative oggi escluse dalla consultazione.