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Estero. Inizia il confronto sul contingente 2009: la novità è che il Mae non propone tagli

Questo è l’esito dell’incontro tenuto tra le delegazioni di parte pubblica e di parte sindacale il 16 dicembre u.s. La discussione di merito è rinviata al 22 dicembre p.v. In questa circostanza l’Amministrazione presenterà alle OO.SS. il quadro specifico delle proposte. Comunque all’appello mancano i 14 posti tagliati questa estate.

17/12/2008
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Nell’incontro di ieri, 16 dicembre, tenuto nei locali del Ministero degli Affari Esteri, la delegazione di parte pubblica ha annunciato che sul contingente, relativo al personale della scuola in servizio all’estero, non intende operare alcun taglio sebbene sia prevista in finanziaria 2009 una riduzione delle risorse.

Come è noto il contingente del personale della scuola da assegnare all’estero è individuato dalle risorse contenute nel capitolo 2503 (piano gestionale 1) di bilancio del MAE che si riferiscono specificatamente agli assegni di sede. Dette risorse per effetto della manovra finanziaria 2009 subiscono una riduzione di 303.2008 euro, facendo così attestare le somme relative a tale capitolo a 64.190.568 per il prossimo anno. Ciononostante il MAE ha deciso di mantenere inalterato il numero dei posti di contingente (docente ata e dirigenti scolastici) a 1121 unità; ovviamente sono esclusi da detta determinazione il personale delle Scuole Europee perché non gravano sul bilancio MAE.

Si badi bene però non si tratta di un “regalo natalizio”, ma semplicemente della scelta di non introdurre ulteriori tagli dopo quelli effettuati questa estate. Quell’intervento, voluto dal Governo per finanziare l’operazione ICI, costò 13 posti in meno rispetto al 2008 da assegnare alla scuola italiana all’estero complessivamente intesa.

Davanti a questo scenario di carattere, per così dire macro economico, la FLC Cgil e le altre OO.SS. nel prendere atto dell’orientamento dell’Amministrazione hanno fatto presente la necessità di operare, nel gioco delle compensazioni, con criteri razionali. Va tenuta, infatti, in debita considerazione che, a partire dal 2009, ci troveremo, in alcune realtà europee (Francia, Germania, Svizzera, Belgio e Gran Bretagna), ad un aumento della domanda ed ad un calo dell’offerta formativa dovuto alle dismissioni parziali dell’attività degli Enti gestori per via dei tagli del 46,5% delle risorse attribuite nel precedente bilancio 2008. Da qui la necessità di ampliare, con una più oculata distribuzione delle risorse, il contingente statale da destinare ai corsi di lingua e cultura soprattutto nell’area europea in maniera tale da poter soddisfare, benché parzialmente, la domanda da parte delle famiglie. In caso contrario si correrebbe il rischio di mettere in seria discussione, in quelle aree connotate da una presenza consolidata di nostri concittadini, gli interventi a sostegno dello sviluppo e diffusione della lingua italiana in Europa e nel mondo.

A fronte della scelta di non toccare l’attuale numero dei posti in organico, l’Amministrazione ha fatto, però, presente alle OO.SS. che su altri capitoli di bilancio relativi alla scuola italiani all’estero, quali quelli relativi ai trasferimenti (cap.2560 piano gestionale 6) e ai viaggi di servizio (cap. 2560 piano gestionale 7), opera nella manovra finanziaria un taglio de 40%. Il che vuol dire che questi due capitoli subiranno, nel corso del 2009, un drastico ridimensionamento che potrebbe determinare ulna serie di disagi per le spese relative appunto a questi capitoli.

Insomma anche questo anno la concertazione sul contingente si svolgerà all’insegna di un ulteriore emergenza soprattutto sul versante dei corsi di lingua e cultura. Per quanto ci riguarda confermiamo il nostro giudizio sinteticamente espresso in un recente comunicato stampa: Il sistema scolastico italiano all’estero ha bisogno di investimenti e non di tagli! Solo così è pensabile un sistema stabile ed efficace.

Roma, 17 dicembre 2008