Estero: Lo stato dell’arte su…
-RSU all’estero -Destinazione del personale -Restituzione ai ruoli di provenienza -Coordinamento estero -Premessa alla ipotesi di contratto integrativo per l’Estero
-RSU all’estero
-Destinazione del personale
-Restituzione ai ruoli di provenienza
-Coordinamento estero
-Premessa alla ipotesi di contratto integrativo per l’Estero
Il risultato riportato dalla CGIL Scuola alle elezioni delle RSU per l’Estero conferma la fiducia dei lavoratori della scuola nelle scelte politiche di fondo della nostra organizzazione. In particolare riteniamo sia sta premiata la nostra attività e la strategia messa in atto di recente per affrontare i problemi connessi all’art.9 della legge 147 e la coerenza nel credere e nel valorizzare la contrattazione.
Riteniamo sia stato, inoltre, riconosciuto l’impegno nella ricerca di soluzioni a diversi problemi ( non ultimo quello dalla scelta della sede in territorio metropolitano da parte del personale che cessa dall’impegno all’estero. Specificità saranno per i dirigenti in relazione all’accordo dell’area pertinente).
Come pure i restituiti (docenti e ATA ) avranno la possibilità di scegliere una provincia con l’indicazione delle sedi. Le relative operazioni saranno effettuate prima dei trasferimenti e dei passaggi.
Nonostante il Ministero degli Affari Esteri continui ad assumere sulla questione della destinazione all’estero comportamenti ambigui, e’ possibile adesso coltivare un notevole ottimismo sulla possibilità di ricondurre a contrattazione tutta la partita dell’invio all’estero.
Pare ormai certa la formalizzazione della direttiva della "Funzione Pubblica" all’A.RA.N., per la riapertura del tavolo della contrattazione sulla partita della destinazione all’estero.
La nostra posizione resta quella di consolidare gli accordi già sottoscritti e di ripristinare l’attuale "impianto" dell’invio.
I cosiddetti "vantaggi " offerti dalla legge 147 erano sicuramente già presenti negli accordi sottoscritti.
Già con l’accordo dell’11-12-96 (art.5 dell’accordo successivo) si affrontarono e si risolsero i temi del ricambio del personale all’estero, della permanenza in Italia tra un mandato e l’altro, della congrua fase di transizione, della prova e della costituzione della graduatoria permanente per l’invio aggiornabile ogni tre anni.
Infatti, a regime era prevista tra un mandato e l’altro una permanenza in Italia da uno a tre anni, circostanza derivante dal fatto che i "nominati" venivano automaticamente depennati dalla graduatoria permanente.
Inoltre già nella fase di transizione le nuove nomine furono affidate, per più del 50%, a personale proveniente dal territorio metropolitano.
Per quanto riguarda la prova, furono individuati seri meccanismi di selezione basati anche su titoli professionali.
La trasparenza infine di tutto l’impianto di selezione permetteva agli aspiranti di seguire puntualmente tutte le procedure per l’invio.
Con la sequenza del luglio 99 sono stati quindi concordati , tra gli altri, "semplicemente" alcuni aggiustamenti peraltro proposti dal MAE (proroga delle graduatorie permanenti , prove di accertamento della conoscenza della lingua).
Nella recente riunione del Coordinamento Estero le scelte politiche sull’invio sono risultate ulteriormente consolidate.
Nella stessa riunione sono stati affrontati , nello specifico, i temi dell’"integrativo" già noti, per ampie linee, al personale all’estero.
Sono state anche avanzate osservazioni, recepite in rapporto alla coerenza con le nostre scelte di fondo.
Mentre si preannuncia un prossimo puntuale resoconto sulla riunione, si comunica che, a breve scadenza, si terrà un incontro con il MAE per affrontare il tema dei supplenti all’estero in relazione al quale la nostra organizzazione vanta la "paternita’" politica di non poche soluzioni.
Nella prima vera riunione sull’integrativo estero del 23 c.m. si è registrata apertura rispetto alla costruzione dei progetti circoscrizionali e di Paese per la diffusione delle nostre lingua e cultura all’estero (a partire dalla scolarità e dalla corsualità ). In allegato è pubblicata l’Ipotesi di Contratto *Collettivo Nazionale Integrativo Estero.
Roma, 26 gennaio 2001