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Filiera tecnologico-professionale: pressioni indebite sui collegi docenti

La FLC CGIL chiede chiarimenti con una nota inviata alla Direzione generale per gli ordinamenti scolastici

22/10/2024
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Quasi fosse un “déjà vu”, veniamo informati che, ormai a un anno di distanza dall’avvio della sperimentazione della filiera tecnologico-professionale introdotta con il DM 240 del 7 dicembre 2023, in queste ore si registrano nuovamente indebite pressioni sui dirigenti scolastici in vista delle delibere di adozione da parte dei collegi dei docenti per il prossimo anno  scolastico del modello di quadriennale da parte dei collegi dei docenti.

Oggi, nonostante l’entrata in vigore della Legge 121 dell'8 agosto 2024 di “Istituzione della filiera formativa tecnologico-professionale” sicuramente fa sentire il suo peso l’esito fallimentare  del precedente anno scolastico quando le 1.669 iscrizioni al 1°anno degli istituti tecnici e professionali che adottarono la sperimentazione della filiera costituirono una percentuale risibile a fronte delle 186.278 iscrizioni complessive degli istituti tecnici e 86.578 degli istituti professionali, come si evince dai dati dell’ufficio statistica del MIUR pubblicati nel focus sui “Principali dati della scuola – Avvio Anno Scolastico 2024/2025”.

Anche per questo, dopo l’approvazione della legge 121/24, la FLC CGIL ha lanciato un appello al personale della scuola perché eserciti il protagonismo degli organi collegiali come baluardo a difesa della scuola della Costituzione esprimendo con propria delibera un rifiuto chiaro e netto contro l’impoverimento formativo determinato dai percorsi quadriennali.

Sin dall’inizio la FLC CGIL è sempre stata al fianco al fianco delle scuole, del personale scolastico, delle RSU, delle proprie delegate e delegati di scuola, delle studentesse, degli studenti e delle famiglie, per questo ha inviato alla Dott.ssa Antonella Tozza, responsabile della Direzione generale per gli ordinamenti scolastici, la valutazione e l’internazionalizzazione del sistema nazionale di istruzione, una richiesta di chiarimenti.

La FLC CGIL considera determinante la competenza e la consapevolezza dei docenti: sono ancora loro a decidere nell'autonomia progettuale del Collegio docenti. È in seno a questo organo collegiale che si decide l'offerta formativa, soprattutto se questa deve essere compressa a 4 anni, con i conseguenti stravolgimenti dell'orario di lezione e del curricolo di scuola, senza citare i rischi per l'organico, a partire dal taglio del 25% del personale di sostegno del II grado e dall'introduzione di esperti esterni. Si tratta di bocciare questa proposta subito e senza esitazione.

Un dissenso da esprimere anche con lo sciopero indetto dalla FLC CGIL per il 31 ottobre 2024, che tra le rivendicazioni prevede la netta contrarietà alla filiera tecnologico-professionale

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Roma, 21 ottobre 2024

Dott.ssa Antonella Tozza Direttore generale

Direzione generale per gli ordinamenti scolastici,
la valutazione e l’internazionalizzazione
del sistema nazionale di istruzione

Oggetto: Adesione alla Filiera tecnologico-professionale - rapporto tra scuole e Amministrazione: richiesta chiarimenti.

Il 31 luglio 2024 è stata approvata alla Camera dei deputati la Legge 121 dell'8 agosto 2024, di “Istituzione della filiera formativa tecnologico-professionale”, in vigore dal 6 settembre 2024. Il provvedimento è strettamente collegato alla sperimentazione proposta con DM 240/2023. Per l’avvio dei percorsi è necessario acquisire la delibera del Collegio dei docenti che, già nel corso dello scorso anno scolastico, nella stragrande maggioranza dei casi hanno rigettato il modello culturale ed educativo sotteso alla filiera.

La scrivente organizzazione sindacale è venuta a conoscenza del fatto che, in vista delle delibere previste per il corrente anno, in alcuni territori, gli Uffici scolastici regionali hanno convocato riunioni di servizio per i dirigenti scolastici di istituti tecnici e professionali o, addirittura, sono state organizzate convocazioni individuali, anche alla presenza di un ispettore ministeriale.

Appare chiaro l’obiettivo: facendo leva sul loro ruolo istituzionale per la promozione della riforma oggi istituita con la L. 121/2024, i dirigenti sono indotti ad attivarsi per proporre nuovamente ai Collegi dei docenti l’introduzione di percorsi quadriennali.

È opinione della FLC CGIL che gli organi ministeriali non dovrebbero costituire una “cinghia di trasmissione” tra centro e periferia, ma agevolare la capacità delle scuole di esercitare la propria autonomia, che nel caso specifico significa salvaguardare ampiezza e qualità dell’offerta formativa, oltre che salvaguardia della progettualità curriculare dei collegi e dell’organico di scuola, evitando la presenza di figure professionali esterne, prive di competenze pedagogico didattiche.

La FLC CGIL chiede pertanto di conoscere quali siano le attività avviate da codesto ministero con l’amministrazione periferica e con le scuole in merito all’adesione alla Filiera tecnologico-professionale.

In attesa di sollecito riscontro, si porgono distinti saluti.

FLC CGIL