Finanziamenti alle scuole: il Ministero non chiarisce
Alla vigilia della presentazione del programma annuale non sono ancora chiare le reali disponibilità finanziarie. Le spiegazioni del MPI non spiegano.
Sui finanziamenti per i corsi di recupero dei debiti formativi abbiamo già scritto. E abbiamo spiegato come le cifre fornite dal Ministro siano confuse e anche maliziose, perché fanno passare fondi contrattuali (dunque soldi esistenti) e finanziamenti una tantum per risorse fresche e permanenti.
E non va bene. Ma la mancanza di chiarezza continua.
Una nuova nota del Ministero
Il 5 dicembre è pervenuta ai dirigenti scolastici la nota ministeriale n. 2491 in cui “vengono richiamate le diverse fonti di finanziamento e i relativi importi in modo da rendere possibile una idonea programmazione delle attività da parte delle istituzioni scolastiche”. Ci si riferisce naturalmente solo alla scuola superiore.
Purtroppo neanche questa comunicazione fa chiarezza. Vediamo perché, seguendo il ragionamento della nota stessa.
A) Fondo ex Idei
La quota del Fis proveniente dagli ex Idei è - secondo il MPI - di 134 milioni di euro (era 166 milioni nel 1999 - si veda la tabella G allegata al CCNI 31/8/99), distribuiti alle scuole in base al numero dei docenti in organico di diritto e con il parametro finanziario del CCNL 2003: 464,81. Quindi, per una platea di circa 288.290 docenti (in organico di diritto ne risulterebbero però 219.484 - a.s. 2007/08, fonte MPI).
B) Fondo CCNL 2006-2007
Il MPI afferma che il CCNL mette a disposizione la somma di 230 milioni, ma così non è. E vedremo perché.
C) Altre risorse che il Ministero elenca:
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30 milioni di euro della finanziaria 2007 già rimessi alle scuole con invio del 3 dicembre;
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28 milioni per il recupero dei debiti nel biennio ancora da assegnare;
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107 milioni per acquisto, comodato e prestito di libri ancora da assegnare;
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una quota non superiore al 70% delle rimanenti risorse che sarà destinata alla singola scuola già resa nota,
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infine ci sono 5 milioni di euro finali da assegnare alle scuole sulla base delle esigenze manifestate in loco dalle scuole medesime.
Cerchiamo di entrare nel merito delle varie poste finanziarie
Sul fondo ex Idei si dice che sono stati distribuiti 134 milioni di euro ma si omette una informazione importante: la diminuzione degli accreditamenti per effetto della riduzione del moltiplicatore (n. docenti). Questofinanziamento, infatti, è superiore (circa 166 milioni) come dimostra la Tab. G allegata al Ccni sottoscritto il 31.8.1999. Poiché le risorse contrattuali non hanno subito diminuzioni, anzi semmai sono aumentate ne consegue che la cifra iniziale non può essere stata decurtata.
Sul fondo CCNL 2006-2007 la somma di 230 milioni è discutibile.
Calcolando, infatti, il 17% del finanziamento per il Fondo dell’istituzione scolastica, che - secondo il MPI dovrebbe ammontare a 1.352.941.176,47 euro l’indicazione risulta improbabile dal momento che l’incompleta indisponibilità di alcune risorse legate alla approvazione della prossima finanziaria ha reso necessario il rinvio ad una sequenza contrattuale. Questa sequenza si aprirà all’Aran il prossimo 19 dicembre.
Inoltre, è spuntato fuori un nuovo parametro finanziario per le scuole secondarie: 1000 euro (lordo Stato) per numero dei docenti in organico di diritto. Si deduce allora che i docenti in organico di diritto per l’a.s. 2007/2008 sono 230.000. Ma insomma, quant’è l’organico di diritto? Di certo si è ridotto.
Sulle altre risorse non si può fare affidamento: i fondi per i libri non possono essere utilizzati per il recupero dei debiti formativi, il 70% delle somme residue è somma sconosciuta dal momento che non si conosce il 100%, i 5 milioni saranno distribuiti (con quali criteri ?) a richiesta.
Che dire?
Che il MPI dovrebbe dare cifre, dati precisi (es. organico dei docenti) e parametri certi. Intanto sulla provenienza dei fondi, precisando quali siano le risorse nuove sulle quali le scuole possono contare, e poi sulla loro destinazione, sui criteri di assegnazione e sulle ritenute da operare (se le cifre sono al lordo dipendente, i 464,81 euro, o al lordo Stato. In quest’ultimo caso, quello dei 1.000 euro, ad esempio, è comprensivo delle ritenute a carico dello Stato (32,70%), quindi la cifra finale realmente disponibile è di circa 755 euro.
Tutte queste informazioni diventano ancora più importanti quando di mezzo ci sono i diritti dell’utenza, la corretta programmazione della spesa e le scelte contrattuali che, lo ricordiamo,non sono di competenza del MPI.
Le scuole chiedono poche e semplici cose: informazioni certe, come ad esempio quanto effettivamente possono scrivere nel bilancio annuale, e quanto arriverà - se arriverà - per poter programmare e pagare le attività di recupero.
Roma, 14 dicembre 2007