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Finanziamenti alle scuole, la denuncia dei Dirigenti scolastici

Le scuole vengono private dei finanziamenti indispensabili per i compiti di istituto. Un ordine del giorno della Struttura di Comparto dei Dirigenti Scolastici della FLC Cgil lancia l'allarme sulla vera e propria strozzatura finanziaria che subiscono le scuole.

27/11/2008
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Il giorno 25 novembre 2008, nella riunione nazionale della Struttura di Comparto dei Dirigenti Scolastici, i Capi d’Istituto della FLC Cgil hanno approvato un ordine del giorno che denuncia la situazione a dir poco problematica in cui vengono lasciate le scuole dal punti di vista finanziario: somme per le supplenze mai pervenuti, definanziamento della terza area professionale, l’annuncio di nuovi tagli, nuove spese impreviste (il pagamento delle visite fiscali.

E’ necessaria la più vasta iniziativa per consentire alle scuole di poter assicurare il servizio scolastico messo in questione dalle politiche dissennate di depauperamento finanziario che subiscono da anni e che sembra destinato ad aumentare.

Roma, 27 novembre 2008
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ORDINE DEL GIORNO
STRUTTURA DI COMPARTO NAZIONALE DEI DIRIGENTI SCOLASTICI FLC CGIL

PER LA CERTEZZA DI RISORSE ALLE SCUOLE, PER IL RECUPERO DEI CREDITI SULLE SUPPLENZE,
PER LA FUNZIONALITA’ E L’AUTONOMIA SCOLASTICA

La Struttura di Comparto dei Dirigenti Scolastici della FLC CGIL, riunita a Roma il 25 novembre 2008, nell’analizzare e valutare la situazione economica e finanziaria delle scuole, denuncia l’esistenza di difficoltà che, in molti casi, rendono impossibile provvedere alle spese necessarie all’ordinario funzionamento.

Non si è in presenza solo di ordinarie difficoltà e limiti alla piena attuazione dei Piani dell’Offerta Formativa. E’ da tempo noto infatti che le risorse dei bilanci delle scuole, che si possono destinare all’arricchimento ed all’ampliamento dell’offerta formativa e all’esercizio della ricerca e della sperimentazione didattica e organizzativa, sono inadeguate alle esigenze ed alla domanda dei portatori di interesse nei confronti delle scuole: alunni, famiglie, territorio, enti locali, sistema dell’università e della formazione superiore.

Ma vi è qualcosa di più perché le scuole negli ultimi anni hanno accumulato, per l’ordinaria attività, crediti nei confronti dello stato che ammontano ormai a molte decine di migliaia di euro. Si tratta di spese sostenute per gli esami, per le supplenze, per la retribuzione di prestazioni previste dal contratto di lavoro, per alcune attività previste dagli ordinamenti, come la terza area nei professionali, per il servizio di smaltimento dei rifiuti (ormai non più a carico delle scuole, dopo una strenua battaglia condotta dalla FLC Cgil). I crediti vantati delle scuole sono enormemente cresciuti e l’avvio, nel passato anno scolastico, del processo di rifinanziamento delle scuole si è interrotto.
A fronte di somme che lo stato deve alle scuole e di un ritardo continuo nell’erogazione dei finanziamenti comunicati, si registrano pagamenti obbligatori, previsti dal contratto nazionale di lavoro, come quelli relativi al fondo di istituto, che il CCNL prevede debbano essere pagati entro il 31 agosto di ogni anno, e quelli relativi ai contratti stipulati dalla scuola con i supplenti o con i fornitori.

Quasi tutte le scuole non hanno più una disponibilità di cassa che consenta di fare fronte alle esigenze e i bilanci registrano debiti, residui passivi, verso diversi soggetti che la liquidità non consente di pagare.
La riduzione continua dei finanziamenti dello stato alle scuole, che è avvenuta anche in corso d’anno, a bilanci approvati e a spese programmate e in gran parte effettuate, non ha avuto alcuna compensazione con altre entrate. Gli stessi enti locali da erogatori di risorse finanziarie si sono trasformati in creditori per i servizi resi alle scuole, riducendo i finanziamenti e, in alcuni casi, richiedendo ad Enti di riscossione di procedere al recupero di somme che le scuole sono tenute a pagare.

Questa situazione delle scuole, pure segnalata in tante occasioni dai Dirigenti Scolastici, e che produce effetti disastrosi sulla qualità del servizio e impedisce la programmazione dei processi di istruzione e formazione, non trova riscontro nelle dichiarazioni e negli atti del Ministero e del Governo, non viene percepita come un problema, non appare nemmeno considerata.

La Struttura di Comparto dei Dirigenti Scolastici della FLC Cgil ritiene necessario intervenire rapidamente a modificare questa situazione che rende vano ogni impegno degli operatori della scuola per il rispetto degli impegni assunti con l’utenza attraverso la formulazione dei Piani dell’Offerta Formativa e determina un progressivo decadimento quantitativo e qualitativo delle attività e dei servizi resi dalle scuole.

La Struttura di Comparto, nell’invitare i Dirigenti Scolastici ad informare della situazione finanziaria tutti i soggetti coinvolti e interessati alla gestione delle scuole per accrescere la consapevolezza della emergenza e ricercare soluzioni condivise, si impegna a dare il suo contributo al superamento di tali problemi, nell’ambito della campagna di denuncia e di lotta da tempo intrapresa dalla FLC Cgil contro le molestie burocratiche, per la certezza dei finanziamenti, per la trasparenza gestionale, per una vera autonomia delle istituzioni scolastiche che passa anche attraverso le modifiche del regolamento di contabilità.

Roma 25 novembre 2008

Nonno, cos'è il sindacato?

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