Cambiamo il Codice di comportamento dei dipendenti pubblici

Home » Scuola » Finanziamenti alle scuole: nuovo incontro al MPI dopo le denunce dei sindacati confederali

Finanziamenti alle scuole: nuovo incontro al MPI dopo le denunce dei sindacati confederali

Allo studio del Ministero alcuni provvedimenti per “alleggerire” le spese dei bilanci delle scuole. Ma i tempi sono lunghi e gli strumenti non sempre adeguati

29/03/2007
Decrease text size Increase  text size

Si è svolto ieri sera l’incontro tra MPI e sindacati scuola sul sistema di finanziamento diretto alle scuole previsto dal D.M. 21/2007 .
L’incontro è stato convocato dopo le denunce dei Sindacati confederali sullo stato di confusione che si è venuto a creare nelle scuole in seguito alla comunicazione della dotazione finanziaria.
L’Amministrazione ha ammesso che, effettivamente, nella gestione del D.M. ci sono state diverse disfunzioni sia nella comunicazione diretta alle le scuole sia con gli USP e USR che, in molti casi, non sono stati in grado di supportare le scuole in difficoltà.

L’INFORMATIVA DEL MPI
Sul DM 21/07
Per fa uscire le scuole da questa impasse (per molti colleghi è impossibile fare il programma annuale) il MPI intende correre ai ripari con le seguenti misure:
nuove faq
uno spazio dedicato al tema dei finanziamenti delle scuole sull’home page del sito ministeriale
conferenze di servizio rivolte ai Dirigenti Scolastici e Dsga organizzate dai responsabili degli USP.

Sull’emergenza stipendi per i supplenti e il pagamento TIA/Tarsu
Su questi due punti, registrata l’effettiva impossibilità per le scuole di gestirle secondo la logica budgetaria spese obbligatorie che sfuggono a qualsiasi tipo di programmazione, il MPI si è gia attivato presso il Ministero dell’Economia e presso l’Anci per concordare le soluzioni idonee a “liberare” i bilanci delle scuole dal pagamento degli stipendi delle supplenti in maternità e dal pagamento della tassa ambientale.
Allo studio dei responsabili del Dipartimento del Bilancio ci sono anche alcune soluzioni straordinarie per rimpinguare le casse di quelle scuole che non pagano da mesi lo stipendio ai supplenti.

LA POSIZIONE DELLA FLC SUL FINANZIAMENTO DIRETTO ALLE SCUOLE
La FLC ha ribadito la valenza positiva della scelta fatta dalla finanziaria di inviare direttamente i fondi alle scuole, ma si è mostrata invece molto critica, come già in precedenti occasioni, sulle scelte fatte dall’Amministrazione sia sui tempi di applicazione delle nuove disposizioni sia sulla gestione del D.M. 21/2007.
L’invio diretto dei fondi alle scuole e la fissazione di parametri nazionali per determinare la dotazione finanziaria delle scuole è un fatto positivo che si ispira ai principi autonomistici della legge Bassanini e di tutte le altre norme che hanno sancito l’autonomia scolastica.
Ma queste norme risalgono a molti anni fa, cioè a quando i bilanci delle scuole erano molto più ricchi. Adesso, a distanza di molti anni, vista la riduzione dei bilanci delle scuole, che in alcuni casi supera il 60% come certifica lo stesso Ministro, non è pensabile che si utilizzino astrattamente gli stessi strumenti senza tenere conto della reale situazione finanziaria delle scuole e del fatto che il modello dell’autonomia scolastica, che prevede l’autonoma allocazione delle risorse finanziarie, è stato distorto e bloccato per una precisa volontà politica della passata gestione. Per tutti questi motivi, la FLC aveva chiesto e insistito sulla necessità di prevedere una fase sperimentale, che non c’è stata.
Solo così sarebbe stato possibile valutare con maggiore attenzione alcune conseguenze negative, come quelle che si stanno verificando in questi giorni, dovute all’inserimento rigido e astratto di un provvedimento (D.M. 21/2007) in una situazione di riduzione di fondi e di aumento di obblighi.
In questo modo ci sarebbero stati i tempi per coinvolgere direttamente le scuole, capire meglio le loro esigenze, rispettare la loro autonomia organizzativa, senza metterle ancora una volta davanti al fatto compiuto causando così la loro ribellione.
Irricevibile, almeno per quanto ci riguarda, la posizione di chi vuole colpevolizzare l’operato delle scuole, in modo particolare dei D.S. e Dsga, facendoli sentire degli incapaci.

Le FAQ: no grazie
La FLC ha ribadito l’assoluta insufficienza del sistema delle faq per chiarire i dubbi delle scuole. La loro genericità non serve a risolvere le difficoltà che esse hanno nella predisposizione del programma annuale.

I provvedimenti del Ministro sull’emergenza stipendi e su pagamento Tia/Tarsu
Vanno bene perché assumono i problemi denunciati dalla FLC, e tuttavia sono ancora insufficienti perché non tengono conto della quantità dei residui attivi contabilizzati dalle scuole per spese obbligatorie e soprattutto perché la loro attuazione richiede tempi lunghi.

LE RICHIESTE DELLA FLC
1. un decreto urgente del Governo per far uscire le scuole dall’emergenza finanziamenti ;
2. la predisposizione di strumenti di supporto che siano di facilitazione per il lavoro delle scuole a partire, ad esempio, da una sintesi analitica dei provvedimenti in questione;
3. la messa a punto di alcuni fogli di calcolo per la determinazione del fondo di istituto, per la media della quota pro capite per alunno e comunque per la determinazione della dotazione finanziaria;
4. lo spostamento della data di approvazione del programma annuale;
5. l’invio attraverso un unico canale, quello diretto, di tutti i fondi destinati alle scuole come ad esempio i finanziamenti della legge 440/97, la Legge 626, le spese per la formazione, ecc..

Al termine dell’incontro, il Capo Dipartimento, si è detto disponibile alla predisposizione di strumenti di lavoro al di là delle faq. Per quanto riguarda lo spostamento del programma annuale ha fatto presente che il termine già fissato non è comunque perentorio, quindi le scuole che hanno delle difficoltà potranno lavorare con tempi più distesi.

Roma, 28 marzo 2007