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Finanziamenti alle scuole: prosegue la trattativa sul CCNI FMOF 2024/2025

La FLC chiede più risorse per FMOF e incarichi ATA, di riconoscere il lavoro dei docenti in contesti disagiati, più del 10% per la rivalutazione dell’indennità del DSGA. Trattativa aggiornata a fine agosto.

31/07/2024
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Il 31 luglio 2024 è proseguita la trattativa tra Ministero dell’Istruzione e del Merito e sindacati firmatari del CCNL per definire l’ipotesi di CCNI sui criteri di ripartizione alle scuole delle risorse finanziarie del “Fondo per il miglioramento dell’offerta formativa” (FMOF) relativo all’anno scolastico 2024/2025.

L’incontro è stato aperto dal Dott. J. Greco, Capo Dipartimento per le risorse umane, finanziarie e strumentali del MIM, il quale ha evidenziato come la trattativa in corso sul FMOF quest’anno abbia particolare rilevanza poiché dovrà tener conto di tutte le importanti novità che sono state introdotte dal CCNL 2019/21 riguardo le indennità e la retribuzione accessoria per le prestazioni aggiuntive del personale scolastico. Obiettivo prioritario dovrà essere quello di mettere tutte le scuole fin dall’avvio del nuovo anno scolastico nelle condizioni di conoscere le risorse spettanti per poter programmare le attività didattiche e retribuire il personale coinvolto. Su alcuni punti importanti e innovativi il tavolo della trattativa ha già trovato importanti convergenze: ad es sull’indennità di disagio pari ad 800 euro da riconoscere a tutti gli Ass. Tecnici del primo ciclo che operano su una molteplicità di sedi, o anche sull’indennità parte variabile dei DSGA da incrementare del 10%.

Su altri punti (come i compensi per i docenti che garantiscono la continuità didattica, le risorse per riconoscere la formazione effettuata dai docenti, il compenso per i collaboratori scolastici con l’incarico specifico di assistenza degli alunni, in particolare dell’infanzia e con disabilità, e per il primo soccorso) occorre invece ancora approfondire e concordare nel dettaglio le soluzioni.

La posizione della FLC CGIL

In premessa la FLC CGIL ha concordato con l’esigenza che la trattativa si concluda in tempo utile con l’avvio del nuovo anno scolastico al fine di mettere le scuole e il personale scolastico nelle condizioni di poter contare sulle risorse del FMOF per avviare per tempo le diverse attività e retribuire adeguatamente il personale coinvolto secondo quanto verrà definito in contrattazione integrativa d’istituto.

Nel merito secondo la FLC CGIL:

  • le risorse del fondo di scuola vanno aumentate al fine di poter dare una risposta adeguata alle previsioni del CCNL che ha disposto l’incremento delle misure dei compensi orari, e l’individuazione di specifiche indennità e compensi per diversi incarichi e attività svolti dal personale. Tra queste c’è il compenso da riconoscere alle attività di formazione dei docenti eccedenti le 80 ore. A questo fine si ritiene che, una volta incrementate le risorse del fondo di scuola (ad es usando le risorse di cui al DM 258/22, si veda dopo su questo), spetti poi alla contrattazione d’istituto stabilire in autonomia il riparto delle risorse disponibili da destinare alle diverse attività ivi compresa la quota da destinare alla formazione docenti;
  • vanno completamente riconsiderati i criteri fissati dal DM 258/22 per riconoscere la continuità didattica (almeno 5 anni) dei docenti in servizio in una provincia diversa da quella di residenza. Proprio in questi giorni stanno emergendo gli effetti paradossali e distorsivi dell’applicazione di questi criteri per l’a.s 2022/23 decisi unilateralmente dall’Amministrazione, nonostante il parere negativo espresso dal CSPI. Detti criteri vanno modificati innanzitutto in occasione dell’emanazione del nuovo decreto relativo all’a.s. 2023/24 al fine di evitare anche per il prossimo anno una distribuzione iniqua e incongrua delle risorse. Inoltre, in vista del CCNI sul FMOF a cui queste risorse sono ricondotte per effetto del CCNL 2019/21, occorre individuare criteri più certi ed equanimi e soprattutto vanno ridefinite le finalità, ad es privilegiando chi presta servizio con continuità in scuole situate in zone deprivate o socialmente disagiate a prescindere dalla residenza;
  • va incrementata la quota delle risorse destinate agli incarichi specifici del personale ATA, anche per poter definire a livello nazionale un compenso adeguato e dignitoso -così come prevede il CCNL- per i collaboratori scolastici che assistono in particolare gli alunni dell’infanzia e con disabilità;
  • l’incremento dell’indennità di direzione parte variabile dei DSGA deve essere superiore al 10% utilizzando le risorse derivanti dalle economie di bilancio conseguenti al dimensionamento scolastico, i cui risparmi secondo quanto previsto dalla legge, devono essere riconosciuti sia ai dirigenti scolastici che ai DSGA;
  • una quota relativa alle economie del FMOF degli anni precedenti va destinata per dare un compenso una tantum ai DSGA, agli assistenti tecnici del primo ciclo e ai collaboratori scolastici con incarico di assistenza agli alunni dell’infanzia o con disabilità, per remunerare forfetariamente i 4 mesi trascorsi dall’introduzione del nuovo ordinamento Ata introdotte con il CCNL 2019/21 a partire da maggio 2024.

In conclusione

Al termine dell’incontro l’Amministrazione si è riservata di valutare e approfondire ulteriormente quanto emerso dal confronto. In ogni caso per quanto riguarda il nuovo DM sulla continuità didattica dei docenti, anche in considerazione dei problemi emersi, è stato anticipato che sarà complessivamente rivisto. Per quanto riguarda l’utilizzo delle economie si riserva di fare una valutazione dal momento che saranno formalmente certificate. Per tutto il resto verrà predisposta una bozza di articolato relativo al nuovo CCNI sul FMOF su cui le parti sindacali saranno chiamate a discuterne insieme al MIM a fine agosto.

Da ultimo l’Amministrazione ha fornito l’informativa sul prossimo DM di distribuzione delle risorse relativamente all’a.s. 2023/24 per riconoscere un’indennità di disagio ai docenti che prestano servizio in scuole situate nelle piccole isole.

La FLC CGIL è intervenuta per evidenziare che detto compenso debba essere esteso anche al personale Ata che condivide il medesimo disagio dei docenti. Questa estensione dovrà essere necessariamente perseguita nel momento in cui le risorse destinate a questa finalità saranno integrate nel FMOF con il CCNI 2024/25 (per effetto del CCNL 2019/21) e che fino ad allora almeno si utilizzino le economie del FMOF degli anni precedenti per riconoscere questo diritto a tutto il personale.