La FLC CGIL diffida il ministero contro la firma separata sul CCNI mobilità
Gravissimo precedente che mette in discussione le regole sulla rappresentanza.
In data 7 febbraio 2022 la FLC CGIL ha diffidato il Ministero dell'Istruzione a riaprire immediatamente le trattative sul contratto integrativo della mobilità per il triennio 2022/2025. Purtroppo siamo in presenza dell'ennesima occasione mancata per il ripristino di normali relazioni sindacali: il confronto fattivo con tutte le OO.SS. di categoria oltre a garantire la rappresentanza di tutti i lavoratori può offrire all'amministrazione punti di vista utili ad un lavoro condiviso e funzionale a garantire i diritti di tutto il personale.
In questo caso è stato impedito alle OO.SS. di procedere con una vera trattativa come abbiamo già segnalato in una lettera inviata al Ministro congiuntamente alla CGIL. Inoltre la vicenda segna un gravissimo precedente rispetto alle regole che sovrintendono la contrattazione pubblica: se salta la garanzia del 50%+1 per la validità dei contratti nel pubblico impiego si rischia la giungla contrattuale, situazione che le confederazioni stanno cercando di arginare anche nei settori privati e che rappresenta una vera piaga del mercato del lavoro. Con questa azione è nostro obiettivo riaprire immediatamente il confronto sul testo contrattuale integrativo sulla mobilità, che ad oggi -per come è stato definito con la firma di una sola sigla sindacale minoritaria- peggiora le condizioni di lavoro per tutta la categoria in cambio di una parziale e momentanea opportunità per pochi.