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Fondi CIPE per raccordo formazione - lavoro

Pubblichiamo la nota 14709 del 7 agosto 2002, che detta istruzioni per l'utilizzo dei fondi CIPE annualità 2002.

09/08/2002
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Pubblichiamo la nota 14709 del 7 agosto 2002, che detta istruzioni per l'utilizzo dei fondi CIPE annualità 2002.

Roma, 9 agosto 2002

ecco il testo della nota:
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Dipartimento per lo Sviluppo dell'Istruzione
Direzione Generale per gli Ordinamenti Scolastici
Ufficio II

Prot. n.14709

Roma, 7 agosto 2002
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Oggetto: Fondi CIPE annualità 2002 - Iniziative dirette a favorire il raccordo fra formazione e mondo del lavoro: tirocini aziendali.

Il programma di attività per l'attuazione di iniziative finalizzate al raccordo scuola - mondo del lavoro, viene formulato, per l'anno 2002, in relazione all'ammontare dello stanziamento dei fondi CIPE ed al particolare momento di riorganizzazione del sistema scolastico, che comporta l'esigenza di una pausa di riflessione in relazione alla riprogettazione delle iniziative di raccordo con il mondo del lavoro.

Le considerazioni che precedono hanno dunque indotto la scrivente a riservare le risorse assegnate sui fondi stanziati dal CIPE a sostegno dello sviluppo sociale ed economico delle aree depresse, ai progetti di tirocinio aziendale, quale modalità di alternanza fra attività scolastica ed esperienza del lavoro destinata, sulla base del dibattito attuale sul processo di riforma, a divenire parte integrante dell'attività formativa nella scuola secondaria di secondo grado, sia pure con diverse modalità e con obiettivi formativi correlati alla particolare area ed indirizzo di studi nel quale s'inserisce. Proprio in virtù di tali caratteristiche gli interventi di tirocinio aziendale sono proposti quali azioni a carattere diffuso per tutte le istituzioni scolastiche delle aree depresse, e pertanto, sottoposti alla valutazione a livello Regionale.

A tale fine la Direzione Regionale, nella propria autonomia organizzativa provvederà:

Per finanziare gli interventi le SS.LL. utilizzeranno le somme già stanziate a chiusura dell'E.F. 2001 - e per le quali è stato disposto con nota 26/11/2001 l' accantonamento per successive iniziative - eventuali risorse finanziarie relative a progetti approvati per il medesimo esercizio e non utilizzate e l'ulteriore stanziamento relativo all' E.F. 2002, di cui sarà data dalla scrivente tempestiva comunicazione.
Al fine di favorire la partecipazione del maggior numero di istituzioni si segnala l'opportunità, nel caso di concorrenza di progetti favorevolmente valutati, di contenere le autorizzazioni di tirocini per la stessa istituzione scolastica.
Qualora i progetti positivamente valutati comportino una copertura finanziaria superiore ai fondi disponibili, si suggerisce, inoltre, il criterio, di privilegiare quelli relativi alle istituzioni scolastiche situate in aree con maggior tasso di disoccupazione giovanile rilevato sulla base dei dati ISTAT. Nel disporre le autorizzazioni, con riguardo alle diverse tipologie di tirocinio previste (locali - nazionali - internazionali), sarà inoltre cura delle SS.LL., porre particolare attenzione a criteri che favoriscano l'ottimizzazione dell'utilizzo delle risorse, tenuto conto delle esigenze collegate alla situazione socio-economica del territorio e dell'integrazione degli interventi, in particolare per le Regioni obiettivo 1, con le azioni previste dal PON.

  • alla emanazione nel proprio territorio del bando regolante la realizzazione delle iniziative progettuali, sulla base degli standard organizzativi e di costo definiti nel documento allegato ( allegato 1);

  • a definire le modalità organizzative per la valutazione dei progetti. Si segnala l'opportunità al riguardo di stabilire la data di scadenza per la presentazione dei progetti nel periodo compreso tra il 30 settembre ed il 15 ottobre;

  • a valutare i progetti e ad individuarli in ordine di priorità;

  • ad autorizzare i progetti e ad accreditare i relativi finanziamenti, nel limite dei fondi disponibili;

  • a collaborare nella fase di monitoraggio e valutazione didattica e finanziaria dei progetti.

Si segnalano ancora alcuni aspetti rilevanti:

  • l'importanza di coinvolgere nella iniziativa le Camere di Commercio, il mondo del lavoro e le parti sociali;

  • la necessità che i progetti siano presentati utilizzando gli appositi formulari (Allegato 2);

  • la necessità che presso ogni Ufficio Scolastico Regionale venga individuato un referente amministrativo che curi gli aspetti amministrativi e contabili ed i rapporti con le istituzioni scolastiche.

Particolare attenzione dovrà essere rivolta alla fase di valutazione dei progetti, con preciso riguardo alla verifica:

  • della coerenza tra gli obiettivi propri dell'intervento e quelli della singola proposta progettuale;

  • della concreta realizzabilità della proposta stessa;

  • della congruità della previsione del budget finanziario.

Per quanto riguarda gli aspetti normativi delle attività in questione, un riferimento generale può essere tratto dal D.M. 25 marzo 1998, n. 142 "Regolamento recante norme di attuazione dei principi e dei criteri di cui all'art 18 della legge 24 giugno 1997, n. 196 sui tirocini formativi e di orientamento".
Per il pagamento dei compensi ai docenti interni all'istituzione scolastica occorre far riferimento alle specifiche disposizioni dei contratti regolanti il rapporto di lavoro del personale della scuola, in relazione alle tipologie e modalità di svolgimento delle prestazioni professionali. Per i compensi da erogare agli esperti esterni e per le attività di progettazione è applicabile la disciplina prevista dal Decreto interministeriale del 12 ottobre 1995, n. 326, regolante i compensi per le attività di aggiornamento e formazione del personale della scuola.
Ulteriori elementi di approfondimento relativamente agli aspetti progettuali, organizzativi e gestionali sono rinvenibili nel testo pubblicato a cura delle ex Direzioni Generali per l'Istruzione Tecnica e per l'Istruzione Professionale, dal titolo "L'integrazione scuola - lavoro. Giuda ai tirocini e stage aziendali", diffuso con relativo CD a tutti gli istituti di istruzione secondaria di secondo grado a cura dell' I.T.I. "Duca d'Aosta" di L'Aquila.

Al fine di poter essere in possesso del maggior numero di elementi possibili, sia con riguardo agli aspetti finanziari che a quelli organizzativi, per una migliore distribuzione delle risorse disponibili sull'E.F. 2002, e per un confronto delle esperienze maturate in relazione alle attività pregresse, sarà programmato per il prossimo mese di settembre un incontro con i referenti regionali. In funzione di tale incontro si ritiene utile che da parte delle SS.LL. vengano acquisiti preventivamente sul territorio alcuni dati sulle attività pregresse, ed in particolare sullo stato di attuazione dei progetti autorizzati nelle precedenti annualità 1999 - 2001, e sulle somme effettivamente spese.

Si ringrazia per la collaborazione.

IL DIRETTORE GENERALE
F.to Silvio CRISCUOL
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AREE DEPRESSE:

DIPARTIMENTO PER LO SVILUPPO DELL'ISTRUZIONE
Direzione Generale Ordinamenti Scolastici Ufficio II

AREE DEPRESSE

Nel Bando CIPE 2002 si intendono aree depresse quelle rientranti nell'obiettivo 1 e 2 dell'Unione Europea.
Obiettivo 1 è quello di:"promuovere lo sviluppo e l'adeguamento strutturale nelle regioni in ritardo di sviluppo (cioè con PIL pro capite inferiore al 75% della media comunitaria. In Italia: Campania, Puglia, Basilicata, Calabria, Sicilia, Sardegna).
Sono assimilate alle regioni obiettivo 1 le regioni Abruzzo e Molise (art.27, comma 16 della Legge n.488/99, finanziaria 2000).
Obiettivo 2 è quello di: "favorire la riconversione economica e sociale delle zone con difficoltà strutturali (mutamenti socio-economici nei settori dell'industria e dei servizi, zone rurali in declino, zone urbane in difficoltà, zone dipendenti dalla pesca in situazione di crisi).
In Italia: zone specifiche del centro-nord così come individuate nell'elenco contenuto nella Gazzetta Ufficiale delle Comunità Europee del 4.9.2000 n. L223/1 e nelle successive modifiche riportate nella Gazzetta Ufficiale delle Comunità Europee del 11.5.2001 n. L129/39.
Sul sito del Ministero del Tesoro è anche possibile trovare al seguente indirizzo:
https://www.tesoro.it/web/docu_indici/QCS/indexObiettivo2.htm delle carte tematiche che evidenziano graficamente le zone variamente coinvolte in tale obiettivo.
Si ricorda che, come in passato, i fondi sono destinati ad Istituti situati nelle aree depresse come sopra individuate ed a quelli che dimostrino di operare in un bacino di utenza proveniente da tali aree.

allegato 1
allegato 2