Formazione di inglese per i docenti della primaria
Nell’incontro che si è tenuto ieri, il Miur ha riconosciuto che i percorsi di formazione di lingua inglese per i docenti della scuola primaria che si stanno avviando sono altra cosa rispetto alla
Ebbene sì: nell’incontro che si è tenuto ieri, il Miur ha riconosciuto che i percorsi di formazione di lingua inglese per i docenti della scuola primaria che si stanno avviando sono altra cosa rispetto alla formazione prevista dal comma 128 della Legge Finanziaria per il 2005. Il progetto pilota, illustrato a suo tempo alle organizzazioni sindacali, non ha dunque mutato né natura né finalità: era e resta finalizzato all’acquisizione di competenze comunicative per i docenti partecipanti ed alla messa a punto di un modello di formazione che, in collaborazione con gli enti presenti sul territorio (università, centri linguistici interateneo, associazioni professionali…), consenta il raggiungimento di livelli di apprendimento secondo standard predefiniti e certificabili. “La partecipazione ai corsi avviene su base volontaria e non è funzionale alle ricadute”, ha dichiarato il Direttore Generale per il personale della scuola: cioè chi frequenta i corsi del progetto pilota non acquisirà automaticamente titolo o obbligo per insegnare la lingua inglese nelle classi cui è assegnato.
La formazione prevista dalla finanziaria necessita invece di specifici percorsi comprensivi dell’approccio didattico, di meccanismi negoziati per quanto riguarda gli esiti e di specifici finanziamenti ancora da reperire: anche su questo punto c’è stata la condivisione del Miur, che ha garantito su tutto il processo il necessario confronto con le organizzazioni sindacali.
Il ministero, insomma, “ci ha provato” – per dirla in volgare- ma, davanti alle puntuali osservazioni di Flc Cgil e alle prese di posizione unitarie (fare link notizia sito 16 marzo) ha dovuto compiere l’ennesima retromarcia, senza tuttavia ammettere che gli equivoci contenuti nelle circolari di diversi Uffici Scolastici Regionali sono stati generati dall’ambiguità delle proprie comunicazioni interne.
Ha però assunto l’impegno di fornire alle amministrazioni periferiche le opportune precisazioni.
Nel corso dell’incontro sono stati forniti anche i dati delle adesioni sinora pervenute ai corsi del progetto pilota. Non tutte le richieste potrebbero essere accolte: i criteri di accoglimento, le modalità organizzative ed l’eventuale implementazione dei corsi con le risorse degli USR saranno decisi a livello regionale. Tutta la materia, lo ricordiamo ancora una volta, è oggetto di contrattazione regionale.
Roma, 18 marzo 2005