Formazione di lingua inglese: dal Miur sempre meno chiarezza
È noto che gli Uffici Scolastici Regionali nelle scorse settimane hanno sollecitato l’adesione degli insegnanti della scuola primaria a percorsi di formazione di lingua inglese e in molti casi hanno nel contempo compiuto una ricognizione circa le competenze possedute in tal campo dal corpo docente e le eventuali necessità di formazione futura
È noto che gli Uffici Scolastici Regionali nelle scorse settimane hanno sollecitato l’adesione degli insegnanti della scuola primaria a percorsi di formazione di lingua inglese e in molti casi hanno nel contempo compiuto una ricognizione circa le competenze possedute in tal campo dal corpo docente e le eventuali necessità di formazione futura.
Riguardo questa specifica formazione FLC Cgil, Cisl e Uil Scuola hanno unitariamente inviato una
lettera al Miur per avere chiarimenti sulla relazione esistente tra il progetto pilota che era stato presentato alle Organizzazioni Sindacali nell’autunno scorso e la formazione cui fa riferimento la legge finanziaria per il 2005 che ha l’obiettivo di sostituire i docenti specialisti di lingua 2 con gli insegnanti di classe. I due percorsi formativi non sono sovrapponibili: il progetto pilota ha la finalità di far acquisire la conoscenza di base dell’inglese e/o di affinare le competenze comunicative per chi già possiede quelle di base; i percorsi formativi di cui parla la legge finanziaria sono finalizzati all’insegnamento della lingua stessa. È chiaro che a questo fine non bastano le competenze comunicative del progetto pilota, servono anche quelle di glottodidattica che in quel modulo non sono previste (a meno di pensare che, per insegnare l’inglese nella scuola di base, sia sufficiente la capacità di accendere e spegnere un televisore, perché al resto ci pensa il Divertinglese…).
Inoltre, mentre il progetto pilota è finanziato con il fondi della legge 440 per il 2004, la finanziaria non ha individuato risorse specifiche per la formazione: molti segnali lasciano capire che l’amministrazione intende supplire alla carenza di finanziamento dei percorsi formativi enunciati nella legge finanziaria, attraverso la modifica delle finalità del progetto pilota. Una conferma in tal senso era venuta a margine di un incontro informale che si è svolto al ministero all’inizio del mese di marzo, cosicché FLC Cgil, Cisl e Uil Scuola hanno ritenuto di dover inviare una nuova lettera al Miur per fare il punto sulla situazione e chiedere chiarezza e trasparenza nei comportamenti e nelle comunicazioni dell’Amministrazione. Il Miur ha convocato le Organizzazioni Sinodali per il giorno 17 marzo. Informeremo degli sviluppi subito dopo l’incontro.
Roma, 16 marzo 2005