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Formazione docenti, educatori ed ATA: firmata l'ipotesi di contratto integrativo nazionale

Le risorse assegnate a livello di scuola dovranno essere oggetto di contrattazione integrativa al fine di stabilirne i criteri di ripartizione.

21/11/2019
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Miur e Organizzazioni sindacali in data 19 novembre 2019 hanno firmato l'ipotesi di CCNI sui criteri di ripartizione delle risorse alle scuole per la formazione del personale. La firma dell'ipotesi del CCNI è seguita all'esito del confronto con il Miur sugli obiettivi e le finalità generali della formazione del personale. 

Di seguito il comunicato unitario di FLC CGIL, Cisl Scuola, Uil Scuola, Snals Confsal e Gilda Unams.

A breve pubblicheremo una scheda di approfondimento dei testi.

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Formazione del personale: firmata l’ipotesi di contratto integrativo nazionale
per la ripartizione delle risorse alle scuole per il triennio 2019/20-2020/21-2021/22

L’accordo è stato sottoscritto il 19 novembre tra Miur e FLC CGIL, Cisl Scuola, Uil Scuola Rua, Snals Confsal e Gilda Unams.

Con l’ipotesi di contratto sottoscritto tra Miur e Organizzazioni Sindacali sono stati definiti i criteri per ripartire direttamente alle scuole le risorse per la formazione del personale docente, educativo e ATA. Il 60% delle risorse disponibili sarà assegnato alle scuole, la parte restante resterà a disposizione dell’Amministrazione centrale per le attività di formazione a carattere nazionale.

Dopo molti anni la materia della formazione è stata ricondotta alla contrattazione, come previsto dal CCNL 2016/2018.

Si tratta di una grande innovazione perché le scuole, in piena autonomia, potranno utilizzare le risorse assegnate per programmare e finanziare il proprio piano di formazione in coerenza con il Ptof, nel rispetto delle prerogative degli organismi collegiali e riconoscendo anche il diritto alla formazione nella modalità dell’autoaggiornamento individuale. 

Alle scuole polo è affidata la funzione di coordinamento della gestione delle attività di formazione promosse direttamente dal Miur e non realizzabili dalle scuole singolarmente (come la formazione per i neo-assunti).

Le risorse assegnate a livello di scuola dovranno essere oggetto di contrattazione integrativa al fine di stabilirne i criteri di ripartizione. 

Per il sistema scolastico è un grande e positivo cambiamento, perché alle scuole autonome e al personale viene riconosciuto pieno diritto di progettazione riguardo alla formazione, superando il sistema basato sulle scuole polo e le reti di ambito introdotto con la legge 107/2015. Infine viene affermata la centralità della comunità educante, attuando pienamente quanto previsto dal CCNL e dal DPR 275/99 in ordine a competenze e prerogative decisionali degli organi collegiali.

È senz’altro di grande rilevanza il fatto che tra le azioni finanziabili rientrino quelle rivolte alla formazione per la sicurezza degli ambienti di lavoro. Si è inoltre ottenuto l’impegno prioritario del Ministero a prevedere apposite coperture attraverso i fondi delle legge 440/97 per la formazione finalizzata alle posizioni economiche ATA e per i processi di internalizzazione del personale.

Roma, 20 novembre 2019

FLC  CGIL
Francesco Sinopoli

CISL  Scuola
Maddalena Gissi

UIL Scuola Rua
Giuseppe Turi

SNALS  Confsal
Elvira Serafini

GILDA Unams
Rino Di Meglio