Formazione incentivata e valutazione dei docenti: il Senato approva in prima lettura il DL 36/22
Per la FLC CGIL restano tutte le criticità di un provvedimento sbagliato e dannoso per la scuola statale.
Pubblichiamo la scheda di lettura dell’articolo 44 del DL 36/22 in materia di formazione incentivata e valutazione degli insegnanti dopo che il 23 giugno 2022 è stato approvato in prima lettura dal Senato della Repubblica in sede di conversione in legge. Il testo ora è passato alla Camera dei Deputati per l’approvazione definitiva.
Scheda di lettura
Poche e del tutto insignificanti le modifiche apportate dalla Camera al testo originario, alcune addirittura peggiorative:
- i contenuti della formazione dei docenti nel nuovo testo vengono finalizzati non solo alle competenze digitali ma anche allo sviluppo delle figure di sistema a supporto dell’organizzazione e dell’attività dei dirigenti scolastici;
- si rimarca che la valutazione dei docenti in formazione, il cui meccanismo resta selettivo e non generalizzato, dovrà tener conto anche degli esiti formativi degli alunni;
- i finanziamenti per assegnare l’incentivo una tantum (tra il 10% e il 20% dello stipendio in godimento) ai docenti che supereranno il percorso formativo deriveranno dalla riduzione dell’organico dell’autonomia;
- i finanziamenti necessari al funzionamento della Scuola di alta formazione nonché per l’organizzazione dei corsi di formazione dei docenti, restano sottratti alla card docenti a partire dal 2027.
Per la FLC CGIL resta fermo il giudizio negativo nei confronti di un provvedimento sbagliato e dannoso, poiché interviene di forza su materie che dovrebbero essere regolate per via contrattuale, e perché introduce un meccanismo selettivo e competitivo per i docenti finanziato con tagli all’organico e alla card docenti.
Dopo lo sciopero della scuola dello scorso 30 maggio in cui è emersa con evidenza la forte contrarietà della categoria nei confronti di questo provvedimento, la FLC CGIL continuerà a chiedere lo stralcio di una norma non condivisa e dalle conseguenze nefaste per i docenti e il sistema scolastico.