Formazione iniziale docenti. Il Ministero autorizza le Università ad attivare i percorsi
Nessuna indicazione per l’AFAM e per i docenti con servizio. Totale silenzio sul reclutamento e sulle stabilizzazioni.
La Ministra Gelmini emana il primo decreto sulla formazione iniziale degli insegnanti con il quale si danno indicazioni sull'attivazione dei corsi presso le Università.
La partenza del nuovo quadro della formazione iniziale degli insegnanti, arriva in una fase di estrema confusione. Non è infatti neutro l'avvio di tale sistema rispetto a tutto quanto sta avvenendo sul versante del precariato e del reclutamento degli insegnanti.
In questa situazione sarebbe necessario affrontare tali temi complessivamente e non a pezzi. Se non si legano insieme le questione degli organici, del reclutamento, della gestione delle graduatorie e della formazione iniziale (vedi proposta FLC) e soprattutto se non si cessa la politica dei tagli non si riuscirà a dare una risposta di qualità per la scuola italiana. Ma non è questa la via scelta dalla Ministra.
La FLC CGIL ha ripetutamente chiesto nei mesi scorsi un incontro su tali temi senza avere risposte. Riteniamo questo atteggiamento della Ministra inaccettabile e per queste ragioni la FLC risponderà adeguatamente e nelle sedi opportune.
I contenuti del Decreto
Il Decreto 139 del 4 aprile 2011 (in attesa di registrazione), fornisce indicazioni alle Università per l’attivazione dei percorsi finalizzati alla formazione iniziale degli insegnanti ed in particolare al possibilità di attivare:
- la Laurea magistrale a ciclo unico per la scuola primaria e dell’infanzia
- le Lauree magistrali per la scuola secondaria di I grado
- il Tirocinio Formativo Attivo (TFA) per al scuola secondaria di I e II grado
- i corsi per il conseguimento della specializzazione di sostegno destinati al personale già abilitato
- i corsi di perfezionamento per l’insegnamento di una disciplina non linguistica in lingua straniera (CLIL)
- i corsi speciali per la scuola primaria e dell’infanzia destinati ai docenti diplomati entro il 2001/2002
Nel Decreto sono indicate le procedure e i vincoli da rispettare per le attivazioni nella fase transitoria fino alla messa a regime dei percorsi che sarà definita dal Ministro su proposta dell’ANVUR.
Gli aspetti salienti
Malgrado la fretta di attivare le nuove lauree magistrali (nonostante il parere negativo del CUN), è da segnalare che non risulta un analogo provvedimento per i diplomi di secondo livello nelle istituzioni AFAM.
Nel Decreto si rimanda a numerosi provvedimenti successivi per cui è molto difficile comprendere la portata dello stesso. L’unico dato certo è che mentre si procede frettolosamente, per una pura operazione di immagine, nelle stesse premesse del Decreto si deve ammettere che "il fabbisogno di personale docente nelle scuole, determinato a livello regionale, è numericamente esiguo", vista l'attuale situazione del precariato e i tagli previsti anche per il prossimo anno.
Per le lauree magistrali per la scuola secondaria di II grado e per gli ITP nulla è previsto in quanto, dopo le osservazioni della Corte dei Conti, dovrà essere approvato uno specifico regolamento.