Formazione lingua inglese per i docenti della primaria: non confondiamo finanziaria e progetto pilota!
Nel novembre scorso il Miur ci presentò la bozza di circolare su un progetto pilota per la formazione linguistico-comunicativa della lingua inglese destinato ai docenti della scuola primaria.
Nel novembre scorso il Miur ci presentò la bozza di circolare su un progetto pilota per la formazione linguistico-comunicativa della lingua inglese destinato ai docenti della scuola primaria.
Durante l’ incontro esprimemmo forti timori che l’iniziativa potesse essere letta in relazione a quanto previsto dalla finanziaria, allora in discussione, circa il superamento dell’affido dell’insegnamento di lingua inglese ai docenti specialisti. L’amministrazione sostenne l’assoluta estraneità dei due percorsi, sottolineando che quello che ci veniva presentato era un progetto in cantiere da tempo, aveva copertura finanziaria pari a 840mila euro da specifico decreto, avrebbe coinvolto una platea poco numerosa dato il suo carattere sperimentale.
I nostri timori di allora trovano oggi conferma, ma non a causa di un’errata interpretazione che ne danno i docenti destinatari, ma per una scorretta informazione che parte dagli uffici scolastici regionali e che induce ulteriori distorsioni a livello di scuola.
Ci risulta infatti che alcuni direttori generali hanno emanato circolari in cui si mettono in relazione le finalità del progetto pilota con il comma 128 della finanziaria e si determina priorità di accesso per i docenti che insegnano in scuole sprovviste di risorse interne con titolo all’insegnamento dell’inglese. Ciò determina poi il fatto che in alcune realtà tutti i docenti sprovvisti dei requisiti per l’insegnamento dell’inglese vengono obbligati ad iscriversi entro la metà di febbraio.
Per correttezza di informazione ricordiamo invece che la finanziaria prevede la formazione di 7100 docenti per l’anno in corso, ma ad oggi non risulta individuata alcuna risorsa per l’attività di formazione!
Inoltre, secondo la bozza presentata a novembre e a cui non è seguita alcuna altra informazione alle OOSS:
· Il progetto è sperimentale, prevede l’attivazione di corsi gestiti a livello regionale in collaborazione con le università secondo standard di qualità e modalità organizzative condivise
· Il progetto è finalizzato all’acquisizione/affinamento di competenze linguistiche per i corsisti; non è finalizzato all’insegnamento della lingua
· In base alle risorse disponibili e ripartite su base regionale, i corsi attivabili a livello nazionale sono 120 (15 partecipanti a corso)
· I corsi sono di due tipologie, indirizzati per la metà a docenti che non insegnano la lingua inglese e per la restante parte a docenti che già insegnano
· La partecipazione dei docenti al progetto pilota in oggetto non è obbligatoria.
· È possibile un’implementazione del numero di corsi e di partecipanti utilizzando le risorse destinate alla formazione in base ai fondi delle direttive n.47 e n.60, che però sono sottoposte a contrattazione regionale.
Flc Cgil, Cisl Scuola e Uil Scuola, attraverso una lettera unitaria hanno chiesto al Miur di intervenire presso le Direzioni Regionali e le istituzioni scolastiche affinchè ai docenti sia fornita un’informazione corretta e coerente con il significato e le finalità del progetto pilota.
Roma, 22 febbraio 2005