Formazione personale scuola: primo incontro del Miur con le Organizzazioni Sindacali

Ieri il MIUR ha invitato le Organizzazioni Sindacali ad un incontro di informazione sui criteri generali e gli obiettivi formativi su cui intende muoversi la direttiva annuale sulla formazione del personale, rappresentando subito, come primo elemento, l’entità del taglio cui la voce è stata sottoposta.

Le risorse disponibili sono infatti solo 19.943.416,00 a fronte dei 34.056.519,00 Euro dell’anno scorso! Se consideriamo che la voce specifica che finanzia la formazione dei docenti specializzati sul sostegno resta invariata (2.345.745,00) possiamo affermare che il taglio raggiunge ormai il 50%.

E’ questo lo strabiliante risultato del Ministro Moratti, tanto prodiga a propagandare la “sua” riforma ma estremamente parsimoniosa nell’investire risorse nella scuola pubblica e sul personale che in essa lavora.

E’ per questo motivo, l’esiguità mai raggiunta delle risorse disponibili (il vero primato della Moratti!), che FLC Cgil ha sostenuto il “rifiuto” ad entrare nel merito di una bozza di direttiva-fotocopia di altre, quando la situazione richiede poche scelte, nette e decise. Scelte che si possono compiere, e valutare, solo con un consuntivo preciso delle attività svolte e delle risorse spese e/o impegnate sulle singole azioni formative.

Da alcuni anni FLC Cgil chiede una informazione trasparente sulle risorse e sulla loro ripartizione sugli specifici obiettivi formativi, accompagnata dal consuntivo dell’anno precedente, soprattutto per le risorse a disposizione della programmazione nazionale dell’Amministrazione.

Ogni anno si prevedono inoltre specifici “monitoraggi” i cui esiti non vengono mai resi noti, neppure nel dato banalmente contabile: quanto si è speso per ogni obiettivo.

Una informazione peraltro ridotta alle sole cifre messe a disposizione dalla legge finanziaria, notoriamente pubblicata e quindi leggibile, non si può certo considerare una informazione preventiva.

Solo una verifica a consuntivo, infatti, permette di valutare il rispetto della previsione contrattuale, che vincola l’Amministrazione all’utilizzo di tutte le risorse disponibili per la formazione, comprese quelle destinate allo stesso scopo da “specifiche norme di legge o da norme comunitarie” di cui si continua a tacere. Anche le risorse specifiche derivanti dalla Legge 440, che vengono ripartite in tempi diversi, possono trovare solo in fase di verifica un apprezzamento preciso.

Per FLC Cgil è infine centrale che la ripartizione del totale delle risorse annualmente disponibili, anch’essa contrattualmente definita, sia rispettata, soprattutto nella quota minima che va inviata alle scuole, quota che la contrattazione regionale potrà auspicabilmente incrementare, mai ridurre e per questa ragione può essere subito essere accreditata direttamente alle scuole, senza il lungo parcheggio, ormai pericoloso viste le lunghe forbici del MEF, presso le Direzioni Regionali.

E’ questo un punto dirimente oggi, in un contesto di continua ed intollerabile deprivazione delle risorse delle scuole perseguito con ostinazione.

La titolarità piena della programmazione delle scelte formative in ogni scuola autonoma è centrale per FLC Cgil, e la si riconosce solo garantendo i finanziamenti necessari.

E’ l’affermazione di un principio generale, certo, offuscato oggi da tentativi di centralizzazione emersi anche nella formazione, attraverso il rosicchiamento continuo dei finanziamenti locali vincolati a progetti che devono trovare invece, al corrispondente livello di responsabilità , le relative risorse. Una tecnica che tende così anche a condizionare la contrattazione regionale, limitando la progettazione territoriale, e che è ormai inaccettabile.

Roma, 9 febbraio 2006