Formazione professionale: conclusa la trattativa per il rinnovo del CCNL, la FLC CGIL avvia il confronto negli organismi e la consultazione statutaria
Una trattativa complessa per un contratto fermo da dieci anni. Per la FLC CGIL, come sempre, la parola passa alle lavoratrici e ai lavoratori
Nella giornata del 5 dicembre 2023 si è conclusa la trattativa sul rinnovo del contratto riguardante i lavoratori della formazione professionale.
La FLC CGIL ha subito aperto un confronto al proprio interno per valutare il risultato del negoziato per poi portare il testo alla validazione delle lavoratrici e dei lavoratori come prevede lo statuto del sindacato.
Cambia il modello contrattuale che diventa quadriennale nella parte normativa e biennale nella parte economica: infatti il quadriennio 2024-2027 avrà una prima tappa fatta del primo biennio economico che a regime, a partire da settembre 2025, realizzerà aumenti pari al 5%, prevedendo nel contempo la riapertura della trattativa per il secondo biennio. A queste risorse si aggiungono almeno il 3% di salario incentivante e 1.000 € “una tantum” da attribuire attraverso le contrattazioni regionali, la sanità integrativa, confermata la previdenza complementare.
Novità anche sulla parte normativa che conferma la tutela di tutti i diritti sulla malattia, la cancellazione delle norme sul salario di ingresso, l’estensione del campo di applicazione, la revisione della bilateralità con misure economiche a favore dei lavoratori.
È un risultato importante aver confermato dopo 10 anni il valore del contratto nazionale, oramai disperso nelle varie articolazioni regionali, anche come modalità di contrasto al dumping fatto da altri contratti.
Ricordiamo che il governo sta procedendo ad una riforma per noi sbagliata della filiera tecnico professionale e alla realizzazione della autonomia differenziata: due iniziative che possono compromettere definitivamente il ruolo di opportunità contro le disuguaglianze e la dispersione scolastica della FP e IeFP. Importante che almeno in questo settore il sindacato confederale abbia ritrovato unità di intenti per la ricomposizione degli interessi delle lavoratrici e dei lavoratori. Il rilancio del contratto nazionale coinvolge tutti nel futuro ad un maggiore impegno e presidio dei luoghi di lavoro e delle condizioni in cui si esercitano queste professionalità.
Nelle prossime settimane organizzeremo assemblee nei luoghi di lavoro per registrare il mandato dei lavoratori del settore.