I dirigenti in sciopero il 26 marzo per la scuola e per il contratto
I Dirigenti Scolatici e i Presidi Incaricati scioperano il 26 marzo 2004 con tutto il mondo del lavoro a difesa della scuola pubblica e per l’avvio delle trattative contrattuali.
Comunicato unitario Cgil Cisl Uil scuola
I Dirigenti Scolatici e i Presidi Incaricati scioperano il 26 marzo 2004 con tutto il mondo del lavoro a difesa della scuola pubblica e per l’avvio delle trattative contrattuali.
Il documento confederale CGIL CISL UIL, approvato dall’Assemblea unitaria del 10 marzo 2004 a Roma, nel sottolineare che “dopo ventisei mesi dalla decorrenza dei Contratti e, nonostante gli impegni assunti dal Governo con il protocollo del febbraio 2002, non sono stati ancora rinnovati i contratti di lavoro di circa 280.000 lavoratori, tra i quali le aree delle dirigenze” , rivendica la definizione “di misure che consentano di restituire alla dirigenza l’autonomia dal potere politico nella responsabilità gestionale, nonché la pienezza contrattuale su tutti gli aspetti del rapporto di lavoro e degli incarichi”.
Per i Dirigenti Scolastici e per i Presidi Incaricati, tutti interessati, in modo diverso ma convergente, alla difesa della scuola pubblica e della sua autonomia, come all’avvio della stagione contrattuale, lo sciopero confederale del 26 marzo 2004 rappresenta la risposta più alta contro la politica del Governo, il quale, con l’attuazione della Legge 53 nella scuola dell’infanzia e nel primo ciclo e con la chiusura totale in merito al Contratto della Dirigenza Scolastica, ignora e svilisce le istanze autonomistiche del mondo della scuola e al tempo stesso la dimensione istituzionale e professionale della Dirigenza Scolastica.
Le Confederazioni CGIL CISL UIL stanno realizzando assemblee in tutti i posti di lavoro, assemblee interregionali dei Quadri e Delegati, e stanno organizzando un’Assemblea Nazionale per i primi giorni di aprile delle Dirigenze della Pubblica Amministrazione e della Scuola, come segno tangibile di una mobilitazione generale di cui i Dirigenti Scolastici dovranno essere protagonisti.
L’avvio delle trattative contrattuali per l’Area V della Dirigenza Scolastica dovrà:
- realizzare l’obiettivo dell’equiparazione retributiva alle altre Dirigenze dello Stato, la cui legittimità e fondatezza sono state formalmente riconosciute sia dal passato che dall’attuale Governo;
- riaffermare la titolarità contrattuale in materia di incarichi (con conseguente superamento delle misure centralizzatrici e autoritarie contenute nella Circolare Ministeriale 49/2003);
- procedere alla revisione dei meccanismi valutativi (oggi oggetto di una sperimentazione rifiutata in massa dai Dirigenti Scolastici) non più coerenti con l’impianto delle procedure e delle garanzie contenute nell’articolo 27 del CCNL V Area del 1 marzo 2002 e completamente stravolti dalla Legge 145/2002, che ha nei fatti annullato, con l’attuazione dello spoils system, il criterio dell’imparzialità e il riferimento esclusivo ai parametri professionali nelle dinamiche valutative da parte del Direttore dell’Ufficio Scolastico Regionale, nella sua veste istituzionale di valutatore finale.
L’adesione allo sciopero del 26 marzo costituisce, pertanto, non solo un momento particolarmente significativo dello stato di mobilitazione da tempo in atto, ma anche una concreta testimonianza del diffuso disagio e delle forti preoccupazioni che i Dirigenti Scolastici stanno attraversando nel sempre più complesso e difficile esercizio del proprio ruolo e delle connesse responsabilità.
Roma 16 Marzo 2004