I riflessi sull'inizio dell'anno scolastico visti dal Sole 24 ore
Riportiamo integralmente l'articolo apparso sul Sole 24 ore in data 6 settembre 2001
Riportiamo integralmente l'articolo apparso sul Sole 24 ore in data 6 settembre 2001:
Alla riapertura delle scuole scioperi al via
di Marco Ludovico
(NOSTRO SERVIZIO) ROMA - Cominciano gli scioperi nella scuola. Sono già previsti in Lombardia, Sicilia, Friuli Venezia Giulia, Piemonte e Liguria. Altri potrebbero essere annunciati nei prossimi giorni: il clima è teso e le confederazioni scalpitano, soprattutto la Cgil. Scioperano i capi di istituto e il personale ausiliario, ma non si può escludere anche una prossima agitazione dei docenti. Il sindacato, inoltre, soffia sul fuoco dei ricorsi contro le nomine in cattedra. Mentre è in corso un autentico terremoto a Viale Trastevere: si stanno definendo, infatti, le nuove cariche ai massimi vertici dell'amministrazione scolastica. Di ufficiale ci sono già le agitazioni sindacali. In Lombardia - che insieme al Lazio è la regione con la maggiore popolazione scolastica - Cgil, Cisl e Uil hanno proclamato un'ora di sciopero generale proprio per il primo giorno di lezione, il 13 settembre. La protesta riguarda il personale Ata (amministrativo, tecnico e ausiliario) che, secondo il sindacato, ha subito un taglio di organico. "In questo modo saranno colpite le attività di integrazione e di socializzazione e l'utilizzo dei laboratori e delle strutture sportive saranno fortemente limitati" si legge in un documento sindacale unitario. Il testo fa notare anche che "10mila lavoratori Ata in Lombardia passati dagli Enti locali allo Stato hanno ancora lo stipendio fermo al 1° gennaio 2000, senza il riconoscimento dell'anzianità di servizio". Sempre nella regione lombarda, sono in agitazione i dirigenti scolastici per il rinnovo del contratto. Se le trattative nazionali non riprenderanno subito, i capi di istituto di Cgil, Cisl e Uil non andranno a scuola il 13 settembre, lo stesso giorno dello sciopero Ata. In Friuli-Venezia Giulia è prevista un'agitazione del personale Ata per il 17 settembre e assembleee in orario di servizio dal 10 al 16 dello stesso mese. Per il personale amministrativo anche gli autonomi dello Snals sono in fermento. Agitazioni anche in provincia di Enna e in Piemonte. "Il ministero ha tagliato 20mila posti tra gli Ata, gli scioperi scattano adesso in tutte le situazioni di vera e propria ingestibilità - afferma Enrico Panini, numero uno della Cgil scuola - mentre per la trattativa presidi siamo ancora fermi al 7 maggio. Dopo l'incontro del 12 settembre con il ministro Moratti, decideremo il da farsi. Anche per i docenti, naturalmente". Senza dimenticare la "questione parità" sulla quale la Cgil nazionale, in un documento per il prossimo congresso, attacca Letizia Moratti. La tensione affila anche le armi degli uffici legali dei sindacati: Cgil, Cisl, Uil e Snals fanno sapere di essere pronti a dare assistenza legale a tutti i docenti interessati. Certo, le dichiarazioni ufficiali di Daniela Colturani (Cisl), Massimo Di Menna (Uil) e Fedele Ricciato (Snals) non sono ostili al ministro Moratti e alle sue scelte, anzi. Ma poi tutti annunciano di essere disponibili nei confronti di chi vuol fare ricorso. Il responsabile dell'Istruzione, comunque, rassicura: "Possiamo garantire che sette milioni e mezzo di studenti avranno tutti gli insegnanti in cattedra dal primo giorno di scuola - ha detto ieri il ministro in un'intervista -. Questo vorrà dire poter iniziare concretamente e serenamente le lezioni e non avere l'avvicendamento degli insegnanti, che purtroppo da 50 anni era diventata una brutta abitudine del nostro sistema scolastico".
Roma, 6 settembre 2001