Il CNPI boccia ancora la Moratti sulla "formazione iniziale dei docenti"
Il Consiglio Nazionale della Pubblica Istruzione nella seduta di oggi, 25 febbraio, ha emesso un importante parere sulla formazione dei docenti.
Il Consiglio Nazionale della Pubblica Istruzione nella seduta di oggi, 25 febbraio, ha emesso un importante parere sulla
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formazione dei docenti
Il parere è stato espresso in una seduta che ha discusso anche la revisione delle classi di concorso nella scuola media. Si tratta di due decreti strettamente intrecciati tra di loro, tant’è vero che la stessa Amministrazione con una nota integrativa alla richiesta di parere sulle classi di concorso, ha fatto presente che, in attesa delle nuove modalità di formazione iniziale, le classi attuali mantengono la loro piena validità.
Per quanto riguarda la formazione iniziale il pronunciamento del CNPI è stato formulato come contributo di propria iniziativa. Nel merito delle questioni affrontate, il documento approvato non lesina le critiche, in particolare per quanto riguarda il peso eccessivo che si vorrebbe attribuire all’Università rispetto alla Scuola, sia in rapporto alla formazione iniziale che a quella in servizio, stravolgendo per quest’ultimo aspetto le prerogative delle scuole autonome.
Di rilievo, inoltre, il fermo richiamo alla necessità di risolvere il problema del precariato e la richiesta di stanziamenti straordinari a sostegno della politica della formazione, anche prevedendo specifiche borse di studio.
È stata forse la previsione che il Consiglio Nazionale non sarebbe stato tenero a spingere l’Amministrazione ad inviare precipitosamente nella giornata di ieri la richiesta formale di parere, richiesta di cui il Consiglio, avendo già concluso la fase istruttoria, non ha tenuto conto.
Bene ha fatto il CNPI, anche perché a scoprire le carte (truccate) del ministero ci hanno pensato i fatti: proprio oggi, infatti, il Consiglio dei Ministri ha approvato questo decreto legislativo dimostrando, se ancora ce ne fosse bisogno, il livello di sensibilità istituzionale di questo governo e, allo stesso tempo, il grado di confusione che regna nel palazzo di Viale Trastevere.
Roma, 25 febbraio 2005