Il CTS si esprime sull’apertura dell’anno scolastico
In risposta ai quesiti del Ministero dell’Istruzione arrivano le prime indicazioni per programmare la presenza a scuola. La FLC CGIL sollecita i tavoli di confronto previsti dal Protocollo sulla sicurezza.
Nella giornata di venerdì 16 luglio 2021 è stato diffuso l’estratto del verbale n. 34 del 12 luglio 2021 che, in relazione alla riapertura delle scuole, il CTS ha inoltrato al Ministero dell’istruzione in risposta ad alcuni quesiti:
1. Quale grado di priorità dare alla vaccinazione delle persone in età scolare;
2. Se, in caso di vaccinazione completata al 60% entro la prima settimana di settembre del personale scolastico – docente e non – e degli studenti tra i 12 e i 18 anni, possa essere superata la regola del distanziamento fisico di un metro tra le rime buccali.
In caso di risposta affermativa al secondo quesito, si sottopongono alle valutazioni del CTS le seguenti ulteriori specificazioni:
a) quali misure adottare per garantire la somministrazione dei pasti nelle scuole;
b) quali tipi di test sono raccomandati all’interno delle scuole; con quale frequenza debbano essere effettuati e secondo quali indicazioni di prodotto e di uso;
c) a quali dispositivi e comportamenti per la protezione individuale ricorrere, a compensazione dell’assenza di distanziamento;
d) quali misure di igienizzazione degli ambienti adottare, a compensazione dell’assenza di distanziamento.
Ricordiamo che mercoledì 7 luglio 2021, durante l’incontro di informativa sulle immissioni in ruolo, la FLC CGIL aveva ribadito l’urgenza di pianificare la riapertura delle scuole a settembre in presenza e in condizioni di sicurezza.
Il CTS nel parere espresso ritiene “necessario” dare priorità alla didattica in presenza; sostiene l'importanza della vaccinazione nella scuola, per il personale e per gli studenti a partire dai 12 anni, anche in considerazione della recente approvazione del vaccino Pfizer/BioNTech, infine mantiene la raccomandazione del distanziamento e delle altre ormai consolidate misure di prevenzione, a partire dall'uso delle mascherine di tipo chirurgico.
Si consiglia anche la promozione di campagne informative per garantire la più elevata soglia di persone vaccinate nelle Regioni nelle quali ci sono livelli inferiori di dosi somministrate rispetto alla media nazionale.
Per la somministrazione dei pasti si raccomanda l'utilizzo delle mascherine da parte del personale addetto alla distribuzione, che nel prossimo anno scolastico potrà essere effettuata con il servizio mensa tradizionale, senza ricorrere al monouso.
Infine, il CTS ritiene che non sia necessaria la predisposizione di test diagnostici preliminari o screening in ambito scolastico, mentre si ipotizza l’introduzione del green pass per il personale se la soluzione fosse giuridicamente percorribile. Permangono le indicazioni per l’igienizzazione degli ambienti, la pulizia quotidiana, accurata e ripetuta, di tutti i locali e l’attivazione della procedura di segnalazione e contact tracing da parte della Asl competente, nel caso di sintomi di infezione acuta delle vie respiratorie del personale scolastico o degli studenti.
La FLC CGIL, sebbene il parere sia arrivato tardivamente rispetto ad una tempestiva predisposizione delle attività scolastiche, condivide le indicazioni del CTS a partire dalla necessità di tornare a coltivare in presenza la relazione educativa, tema su cui abbiamo insistito già dai primi giorni di chiusura, ma, proprio per questo motivo, è indispensabile che il Governo possa mettere in campo tutte le misure perché la scuola non rappresenti occasione per la diffusione del contagio. Sarebbe indispensabile che non si realizzassero le condizioni ipotizzate dal parere del CTS quando considera insufficienti le “condizioni strutturali-logistiche esistenti nei presidi scolastici”, per questo motivo abbiamo chiesto e continuiamo a chiedere l’abbassamento del numero di alunni per classi e il reclutamento del personale necessario a garantire la frequenza in classe in presenza e in sicurezza. Rivendichiamo l’urgenza della assegnazione alle scuole per tutto il prossimo anno scolastico di un contingente di organico aggiuntivo “Covid” e la necessità di individuare modalità di reclutamento rapide e chiare dal punto di vista normativo, senza il rischio di lasciare posti non assegnati e cattedre affidate ai docenti precari.
Condividiamo l’indicazione di mantenere il personale dei settori dell’istruzione tra le categorie prioritarie per la vaccinazione, obiettivo da sempre oggetto della nostra rivendicazione, seppure al momento con l’86% di copertura del personale sul livello nazionale, oggi il problema più urgente sia rappresentato dall’avvio della vaccinazione degli studenti, raccomandato dal CTS al di sopra dei 12 anni.
Permane un vuoto di indicazioni relativo ai trasporti, elemento strettamente collegato alla frequenza scolastica, soprattutto in vista della riapertura delle scuole secondarie: è urgente l’attivazione di procedure, servizi e investimenti predisposti a livello nazionale con tavoli locali di coordinamento.
Infine, la FLC CGIL ribadisce la necessità di rilevazioni statistiche e screening per una fotografia iniziale delle condizioni di diffusione del virus e per il monitoraggio periodico di eventuali focolai: sarebbe più che mai opportuno per gli alunni avviare l’anno scolastico con la garanzia che al primo giorno di scuola non verranno contagiati dai compagni di classe che sono stati meno prudenti durante le vacanze.
Al fine di rendere concrete ed efficaci le misure indicate dal documento del CTS, è indispensabile che sui temi di sicurezza e prevenzione, il Ministro Bianchi predisponga con urgenza l’avvio dei tavoli di confronto permanente già previsti dal protocollo d’intesa nazionale sottoscritto il 6 agosto 2020 tra il Ministero dell’Istruzione e i sindacati scuola.