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Il faccia a faccia con il Ministro sul Decreto attuativo

Nell’incontro di oggi il Ministro ha illustrato alcune risposte ai problemi posti dalle organizzazioni sindacali lo scorso 5 febbraio.

20/02/2004
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Nell’incontro di oggi il Ministro ha illustrato alcune risposte ai problemi posti dalle organizzazioni sindacali lo scorso 5 febbraio.

Per la CGIL Scuola le risposte del governo sono insoddisfacenti e confermano la necessità di ritirare il decreto.

SCUOLA DELL’INFANZIA

L’impegno preso ad incrementare i posti è del tutto privo di quantificazione e di riferimenti finanziari, mentre è certo (certificato dalla Commissione Bilancio del Senato all’unanimità) che il decreto è privo di copertura finanziaria per la generalizzazione della scuola dell’infanzia.

Per l’anticipo nella scuola dell’infanzia non sono state date certezze sull’impossibilità di attuazione in assenza delle nuove figure professionali, previste dalla legge, e della riduzione degli alunni per sezione. È stata, invece, confermata la necessità di intese preliminari tra direzioni regionali e gli enti locali.

È stata confermata la possibilità, in via ordinaria, di opzioni per un tempo scuola brevi (25 ore settimanali) o prolungato (48/49 ore settimanali), senza garanzie per la qualità dell’offerta formativa.

OFFERTA FORMATIVA FACOLTATIVA E OPZIONALE

È stata confermata la possibilità e l’opportunità da parte delle scuole di presentare progetti unitari di almeno 30 ore settimanali con pacchetti orari strutturati, nell’ambito dei quali non vi siano distinzioni tra insegnamenti obbligatori e facoltativi/opzionali.

SCUOLA PRIMARIA

In merito al nodo degli organici vi è stata una generica disponibilità a salvaguardare il tempo scuola di 30 ore (moduli), oltre alla conferma dei posti di tempo pieno per il 2004/05 già presente nel decreto.

Nessuna garanzia è stata data per la salvaguardia delle compresenze e la nostra richiesta di annullamento dei tagli (12.500) previsti dalla legge finanziaria per il 2004/05 non ha avuto risposta.

SCUOLA SECONDARIA DI PRIMO GRADO

Nessuna garanzia per gli organici, oltre al consolidamento previsto dal decreto per il solo anno prossimo.

Anche le scuole medie ad indirizzo musicale sono salvaguardate per un solo anno.

DOCENTE TUTOR

Il Ministro ha ribadito che si tratta di una funzione e non di una figura, senza precisare se questa interpretazione è solo transitoria o stabile.

La configurazione di questo nuovo profilo da parte del Ministero rimane molto ambigua.

La posizione della CGIL Scuola è, invece, chiara: il decreto, introducendo il docente tutor, ha invaso le prerogative delle istituzioni scolastiche autonome in materia di organizzazione didattica e le competenze della contrattazione in materia di profili professionali, orario di servizio, mobilità, retribuzione, carriere.

Pertanto, non può essere attuato.

Roma, 20 febbraio 2004