Il Tar Lazio ci da’ ragione: serve motivata risposta al mancato concorso dei dirigenti scolastici
Il Tar del Lazio, con sentenza del 17 marzo 2003 N. 200302021, a seguito dell’udienza del 13 gennaio 2003 tenutasi su ricorso proposto dalla CGIL Scuola, ha dato ragione al nostro Sindacato.
Il Ministro , “stante la legittima aspettativa degli interessati”, non può sottrarsi all’obbligo di una risposta adeguatamente motivata per il mancato bando di concorso ordinario dei Dirigenti Scolastici.
Con questa sentenza, che sancisce “la legittimazione attiva del Sindacato istituzionalmente rappresentativo degli interessi coesi all’impiego nel settore scolastico”, ora il Ministro deve spiegare le ragioni “connesse alla funzionalità dei servizi o di economia con esse compatibili” – come recita la sentenza – per le quali non indice il concorso per Dirigenti Scolastici nella sua integrità, secondo la previsione normativa dell’art.29 del D.L.vo 165/2001.
Non sussistono, per la CGIL Scuola, ragioni connesse alla funzionalità dei servizi o ragioni di carattere economico che consigliano di non emanare il bando di concorso.
Anzi, la funzionalità dei servizi trarrà giovamento dalla preposizione di Dirigenti Scolastici stabili alle scuole dell’autonomia e le spese a carico dello Stato per l’assunzione in ruolo dei Dirigenti Scolastici su posti vacanti sono le medesime che si affrontano per la retribuzione dei Presidi Incaricati.
Una volta ottenuta la risposta, e che il Miur è obbligato a dare, in esecuzione della sentenza del Tar del Lazio, entro 30 giorni dalla notifica al Ministero della sentenza stessa, la CGIL Scuola valuterà le ulteriori iniziative da intraprendere di carattere politico, sindacale e legale che si renderanno necessarie per lo sviluppo della qualità della scuola pubblica e per la tutela degli aspiranti Dirigenti Scolastici.
Roma, 28 marzo 2003