Il tempo pieno aumenta? Non ci risulta davvero!
Per essere credibile il Ministro dovrebbe pubblicare i dati, ma si guarda bene dal farlo.
Mentre il Ministro Gelmini insiste nel sostenere di aver aumentato il tempo pieno (!?), ma si guarda bene dal diffondere i dati che documenterebbero lo scarto tra richieste dei genitori e classi istituite, noi abbiamo difficoltà a dar conto della miriade di comunicazioni che riceviamo e che denunciano la mancata istituzione quando non la soppressione di classi a 40 ore (non ci stanchiamo di ripetere peraltro, che 40 ore e tempo pieno non sono sinonimi: il tempo pieno è un modello organizzativo e didattico ben preciso, noto e sperimentato, non riducibile a mero tempo scuola).
Sono messaggi di genitori che non sanno come organizzare la propria vita quotidiana a lavorativa, di docenti avviliti dall'impoverimento di una scuola fino a ieri caratterizzata da una organizzazione didattica che garantiva qualità a tutti con i laboratori, con il lavoro in piccoli gruppi, con gli interventi individualizzati, cose che oramai è sempre più difficile assicurare.
Sempre più spesso, giungono messaggi di Enti Locali, ben consapevoli del ruolo della scuola pubblica nella qualità dello sviluppo di un territorio e di quel che si rischia di perdere con la sua destrutturazione, come quelli di Villalba e di Cortale.
Roma, 10 giugno 2010