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Istruzione Professionale e IeFP: incontro al Miur sulla “delega” prevista dalla Legge 107/15

No a processi striscianti di descolarizzazione o abbassamento dei livelli di istruzione.

19/10/2015
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Si è svolto presso il MIUR l’incontro sulla delega prevista dal comma 181 lettera d) della Legge 107/15, concernente la revisione dei percorsi dell'istruzione professionale e il raccordo con i percorsi dell'istruzione e formazione professionale (IeFP). Come è noto la Legge 107/15 prevede i seguenti principi e criteri direttivi:

  1. ridefinizione degli indirizzi, delle articolazioni e delle opzioni dell'istruzione professionale
  2. potenziamento delle attività didattiche laboratoriali anche attraverso una rimodulazione, a parità di tempo scolastico, dei quadri orari degli indirizzi, con particolare riferimento al primo biennio.

L’Amministrazione ha assicurato che non è stata predisposta alcuna bozza di decreto legislativo e che gli incontri programmati hanno la finalità di raccogliere suggerimenti e indicazioni. Inoltre ha ricordato che si tratta di una delega complessa e delicata per le implicazioni ordinamentali, organizzative e anche istituzionali, tenuto conto dell’intreccio con la riforma costituzionale in discussione in parlamento che prevede il passaggio allo Stato delle competenze esclusive in tema di norme generali e comuni dell’istruzione e formazione professionale. Ipotesi di lavoro sarebbero: l’eliminazione o il passaggio di alcuni indirizzi all’istruzione tecnica, l’ampliamento del numero di qualifiche dell’IeFP, una riflessione sui modelli di sussidiarietà.

La FLC CGIL ha chiesto preliminarmente che il percorso di elaborazione del decreto legislativo sia accompagnato da un confronto continuo con le istituzioni scolastiche e le organizzazioni sindacali e non chiuso in oscuri e ristretti gruppi di lavoro ministeriali (e non).

Da un punto di vista del metodo abbiamo chiesto che

  1. le modifiche da apportare sull’istruzione professionale debbano fare riferimento all’attuale quadro istituzionale, tenuto conto che il disegno di legge costituzionale in discussione in parlamento prevede che il passaggio delle competenze sull’IeFP avverrà solo a partire dalla prossima legislatura
  2. debbano essere previste risorse umane e finanziarie in più, soprattutto attraverso il ripristino delle ore di laboratorio pesantemente ridimensionate dal riordino della Gelmini

Per la FLC il riordino dell’Istruzione Professionale deve avere come riferimento alcune scelte strategiche

  1. No a un processo strisciante di descolarizzazione e/o abbassamento dei livelli di istruzione. Ciò significa che l'obiettivo è il conseguimento del diploma finale di scuola secondaria di II grado, con profili educativi e professionali in uscita ampi e non legati ad una specifica attività lavorativa. All'interno di questo percorso deve essere data la possibilità agli studenti di conseguire titoli professionalizzanti e/o brevetti
  2. Superare le tendenze alla iperspecializzazione, da un lato, o il rischio di una formazione generica e astratta, dall’altro, che attraversano ancora la tradizione della Scuola italiana che risente di una impostazione gentiliana difficile da superare
  3. Titolarità dell'Istruzione sull’adempimento dell’obbligo di istruzione, nella prospettiva dell'elevamento dell'obbligo scolastico a 18 anni
  4. Riguardo all’Istruzione e Formazione Professionale
    1. No all'IeFP come quarta filiera del sistema educativo di secondo ciclo. In questo senso l’offerta sussidiaria degli Istituti Professionali o l’offerta integrata tra Istruzione Professionale Statale e sistema della Formazione Professionale sono le scelte più coerenti con tale opzione
    2. deve essere mantenuta l'attuale struttura ordinamentale che prevede qualifiche e diplomi relativi a figure nazionali, declinabili (con attività aggiuntive) a livello regionale
  5. Riguardo ai vari indirizzi, articolazioni e opzioni, occorre agire non solo sul versante ordinamentale, ma anche sulle norme che riguardano la costituzione delle istituzioni scolastiche autonome che non devono fare solo riferimento al numero degli studenti, ma, anche, alle caratteristiche di coerenza e leggibilità riguardo agli indirizzi di studio. A tal proposito abbiamo espresso riserve sulla possibilità di apportare modifiche ai percorsi dell’istruzione tecnica stante la natura della delega espressamente riferita all’istruzione professionale.

L’Amministrazione ha garantito che il confronto continuerà con ulteriori incontri di approfondimento e che per rilanciare l’istruzione professionale, saranno sicuramente previste risorse umane e finanziarie aggiuntive.

Vedremo se a questi impegni seguiranno fatti concreti.