L'Esecutivo Dirigenti Flc Cgil sul tutor: tutto rinviato
TUTOR: CONFERMATA LA GIUSTEZZA DELLE INDICAZIONI DEL COORDINAMENTO UNITARIO CGIL CISL UIL SCUOLA
TUTOR: CONFERMATA LA GIUSTEZZA DELLE INDICAZIONI DEL COORDINAMENTO UNITARIO CGIL CISL UIL SCUOLA
Ormai è definitivamente chiarito che la questione del tutor è materia di pertinenza contrattuale.
Su tale argomento, dunque, occorre attendere, prima di assumere decisioni in merito, che le parti, a livello nazionale, in virtù dell’articolo 43 del Contratto della scuola,sottoscrivano un eventuale accordo.
Già il Ministro nell’ incontro del 6 maggio 2004 aveva riconosciuto la fondatezza delle osservazioni sindacali che rivendicavano la titolarità del Contratto in fatto di organizzazione del lavoro del personale, quale è la funzione del tutor.
Il primo incontro svoltosi all’Aran in attesa dell’atto di indirizzo mette la parola fine alla questione.
Si conferma così la giustezza delle posizioni del Coordinamento nazionale Unitario dei Dirigenti Scolastici CGIL CISL UIL Scuola che in più occasioni, con note specifiche e nelle assemblee con i Dirigenti Scolastici, avevaevidenziato la complessità della questione e la necessità di procedere tenendo conto proprio di tale complessità.
Da un lato l’incertezza e lo stato di evidente confusione del MIUR, laddove con lo stesso Decreto 59/2004, attuativo della Legge 53/2003, dava indicazioni difformi (sul numero delle ore di insegnamento di questa nuova figura, ad esempio) rispetto a quanto contenuto nelle Indicazioni Nazionali per il Piano di studi personalizzati; e laddove nella Circolare 29/2004 annunciava nuove precisazioni in materia. Dall’altro la posizione dei Sindacati Confederali che notoriamente, e tempestivamente, avevano contestato la validità del provvedimento fino a presentare ricorso legale (su cui il TAR del Lazio, non avendo concesso la sospensiva, si deve ancora esprimere)e fino a preannunciare che la questione sarebbe stato oggetto di serrato confronto, se necessario, anche nella trattativa di scuola.
E ancora, l’apertura potenziale di un conflitto che andava evitato fra gli Organismi della Scuola (i criteri dovevano essere indicati al Dirigente Scolastico sia dal Collegio dei Docenti sia dal Consiglio di Circolo o d’Istituto) e fra le prerogative delle scuole autonome, corroborate dal DPR 275/99 e dal Titolo V della Costituzione, e l’intervento autoritativo dei diversi livelli dell’Amministrazione.
La preoccupazione per la “tenuta” del clima di collaborazione che deve vigere nelle scuole, il rispetto delle prerogative degli Organi Collegiali, la necessità di contemperare e connettere i diversi punti di vista nell’interesse della gestione efficace ed efficiente della scuola pubblica, hanno ispirato il Coordinamento nell’indicare ai colleghi una operatività di Dirigente che si assume le sue responsabilità nell’interpretare tutte le leggi senza cedere ad un ruolo di esecutori di ordini al di là delle situazioni concrete che si determinano in ogni singola scuola.
La questione, per come si è provvisoriamente risolta, è da apprezzare anche dal punto di vista del Dirigente Scolastico, non solo per i motivi già detti, e cioé che la salvaguardia dell’autonomia delle scuole è strettamente connessa con la salvaguardia dell’autonomia gestionale del Dirigente Scolastico; ma anche perché i Dirigenti di CGIL CISL UIL Scuola e Snals hanno duramente contestato una analoga ingerenza in materia contrattuale attraverso la Legge 145/2002 (la legge dello spoils system) e la C.M 49/2003 in fatto di incarichi dirigenziali.
Un fatto positivo, dunque, la restituzione al Contratto Scuola della vicenda del tutor, che rafforzerà la nostra posizione tesa a ripristinare nel prossimo Contratto dell'Area V, per il quale si sono avviati i primi confronti dopo le numerose lotte dei Sindacati Confederali di questi due anni, le prerogative contrattuali in materia di incarico.
Roma 13 luglio 2004