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La Camera ha convertito in legge il decreto sui dirigenti scolastici e sugli appalti di servizi per le scuole

La gestione della legge deve ora assicurare la continuità e la stabilità della direzione e la funzionalità dei servizi scolastici.

09/06/2014
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Il 7 giugno 2014 è entrata in vigore la legge di conversione del decreto legge 58 contenente misure per garantire il regolare svolgimento del servizio scolastico.

La legge di conversione corregge il decreto in modo inadeguato lasciando aperti numerosi problemi.

Relativamente ai dirigenti scolastici

La soluzione data dalla legge all’annullamento parziale dei concorsi in Toscana e in Lombardia, causato dagli errori dell’Amministrazione, mantiene in servizio i vincitori del concorso per assicurare il funzionamento delle scuole, ma li costringerà alla ripetizione di un concorso con conseguenti costi e contenziosi.

La legge fissa al 31 dicembre 2014 il termine per bandire il nuovo concorso per dirigenti scolastici, per le regioni con le graduatorie esaurite, riservando parte dei posti ai dirigenti e ai docenti che avevano già vinto il concorso ordinario, ai presidi incaricati e ai docenti ancora coinvolti nei contenziosi dei precedenti concorsi.

Si tratta di una soluzione che avevamo cercato di scongiurare nell’interesse della scuola e dei soggetti coinvolti, proponendo una procedura concorsuale specifica. Occorre ora dare rapidamente e coerentemente seguito alla legge e avviare il concorso ordinario con i posti riservati definendone le procedure.

La FLC CGIL, insieme alle altre Organizzazioni Sindacali rappresentative dell’Area V, ha chiesto un incontro urgente sulle assunzioni dei dirigenti ed è impegnata perché la definizione del bando sia avviata al più presto assicurando il rispetto degli indirizzi dati dal Parlamento, assunti dal Governo e dal MIUR.

Relativamente agli appalti storici

Come FLC CGIL, in sede di audizioni parlamentari, avevamo chiesto:

  1. di modificare la norma sollevando le scuole dalla gestione diretta degli appalti che si è dimostrata nei fatti complessa, onerosa e causa di notevoli contenziosi;
  2. di coinvolgere le scuole e le Organizzazioni Sindacali rappresentative nella gestione della norma, per far sentire e valere il punto di vista del lavoro nelle scuole e i veri problemi esistenti;
  3. di  avviare una soluzione strutturale, finalizzata alla internalizzazione, al problema degli appalti esterni dei servizi scolastici.

In queste settimane, come FLC CGIL, abbiamo lavorato e continueremo a lavorare perché l’Amministrazione, a livello nazionale e territoriale, fornisca il necessario sostegno alle scuole nella gestione del rapporto con le imprese, soprattutto per quanto riguarda gli ulteriori “interventi di mantenimento del decoro e della funzionalità degli immobili”.

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