La Cgil Scuola incontra la scuola media
La CGIL scuola ha incontrato gli insegnanti della scuola media nel corso di 3 incontri.
che si sono tenuti: il 5 febbraio a Roma per le regioni del centro, il 6 febbraio a Bologna per le regioni del nord e il 9 febbraio a Napoli per le regioni del sud.
Il livello di partecipazione è stato molto alto e ha testimoniato il grado di allarme diffuso nella scuola media per gli effetti distruttivi che il decreto attuativo sul primo ciclo di istruzione rischia di produrre nell’assetto educativo, ordinamentale e organizzativo della scuola media.
Il dibattito ha messo in evidenza le problematiche più sentite, in particolare:
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Le svariate incertezze suscitate dal decreto che non fanno che alimentare il clima di confusione nelle scuole
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L’esigenza di portare fuori dalle scuole le problematiche prodotte dal decreto e di coinvolgere gli altri soggetti sociali interessati agli esiti dei cambiamenti della scuola, cioè famiglie, studenti, le altre categorie di lavoratori
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Le mille preoccupazioni per le ricadute sul personale e sulla qualità della scuola, dalle discipline condannate, come educazione tecnica e strumento musicale, alle discipline ridotte e dequalificate, come lingua straniera e tutte le altre che subiscono una riduzione netta, l’ingresso nella scuola di lavoro precario e atipico, l’aumento di soprannumerari e il rischio di dequalificazione professionale, la diminuzione di organico, la gestione di un modello di scuola dai molti punti oscuri e non condivisi.
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La richiesta pressante di una risposta forte sul piano della lotta sindacale, a partire dallo sciopero, unitamente ad altre forme di lotta.
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La preoccupazione per la gestione di questa fase davanti al fatto che le componenti interne della scuola dell’autonomia possano trovarsi su posizioni diverse e contrastanti.
La CGIL scuola ritiene che la nuova fase, contrassegnata dall’approvazione del decreto, esiga una risposta all’altezza della situazione, cioè una lotta che, privilegiando i più ampi schieramenti, permetta di mettere in campo l’opposizione sociale a sostegno della scuola pubblica, ottenga garanzie relative all’organico e alla qualità dell’insegnamento, utilizzi a questo scopo tutti gli spazi che le norme sull’autonomia permettono di usare.
La CGIL scuola si propone di sostenere la lotta delle scuole con tutti gli strumenti di approfondimento necessari e mettendo in atto azioni di protesta, possibilmente unitarie, a sostegno delle garanzie di qualità per il funzionamento della scuola.
Roma 10 febbraio 2004