La piattaforma dopo le assemblee
I Direttivi unitari dei Sindacati scuola Cgil, Cisl e Uil hanno approvato all’unanimità, il 13 giugno, il testo definitivo della piattaforma contrattuale per il rinnovo del contratto 2002 – 2005.
I Direttivi unitari dei Sindacati scuola Cgil, Cisl e Uil hanno approvato all’unanimità, il 13 giugno, il testo definitivo della piattaforma contrattuale per il rinnovo del contratto 2002 – 2005.
Ciò è avvenuto al termine di una fase molto impegnativa che ha visto organizzare, in circa due settimane, oltre 4.000 assemblee unitarie di consultazione, che si è avvalsa del coinvolgimento degli eletti delle RSU nelle liste confederali (in particolare nella importante fase di sintesi provinciale della consultazione), che è stata riassunta in ogni provincia da riunioni dei Direttivi provinciali dei sindacati e degli eletti nelle RSU.
Nonostante la fase particolare dell’anno scolastico, contrassegnata da tutti gli impegni connessi alla chiusure delle attività e caratterizzata da situazioni nelle quali, terminate le ore per assemblea, è stata resa nota tardivamente l’autorizzazione ad ore straordinarie, la partecipazione è stata consistente.
Durante le assemblee i lavoratori della scuola hanno avuto la possibilità di conoscere e valutare le linee guida della piattaforma contrattuale proposta da Cgil, Cisl e Uil scuola.
Sono stati presentati centinaia di emendamenti che sono stati raccolti, sempre unitariamente, dalle strutture territoriali e trasmesse alle organizzazioni sindacali nazionali.
Sono arrivati a Roma materiali riassuntivi di grande interesse e valore: dalla descrizione analitica di tutte le questioni affrontate nelle assemblee, alla registrazione del voto complessivo e/o analitico su tutte le rivendicazioni avanzate, alla sintesi dei punti più rilevanti.
Questo prezioso lavoro ha permesso agli organismi dirigenti nazionali di analizzare ed accogliere la stragrande parte degli emendamenti e di arrivare alla stesura della piattaforma che è stata inviata alle controparti, integrata anche dalle richieste per l’estero, sollecitando ulteriormente l'apertura delle trattative.
Il testo approvato recepisce infatti la quasi totalità delle richieste di integrazione e/ o di modifica.
Al riguardo va detto, per avere l’esatta dimensione delle proposte emerse, che oltre che a richieste di integrazione e modifica, molti emendamenti erano caratterizzati dalla sottolineatura dei punti condivisi, già presenti nelle linee guida, ma che si volevano rafforzare ed evidenziare.
Ci riferiamo, ad esempio, alla semplificazione del fondo o alla piena contrattualizzazione di tutte le risorse di scuola, all’impegno per la defiscalizzazione delle spese, alla copertura assicurativa, alla necessità di avere risorse certe per valorizzare le professionalità nella scuola o al superamento delle funzioni aggiuntive, ecc..
Impossibile ripercorrerle tutte. Anche di queste sottolineature è stata data puntuale informazione scritta ai componenti i Direttivi nazionali e di esse sarà fatto tesoro durante la trattativa contrattuale.
I Direttivi unitari si sono conclusi con l’approvazione di un documento finale (già pubblicato nel nostro sito) nel quale si sottolinea la richiesta inderogabile di risorse aggiuntive per il rinnovo contrattuale della scuola rivendicando un chiaro impegno dal Governo da inserire all’interno del DPEF attualmente in fase di definizione.
Stiamo parlando del Piano pluriennale di investimento sulla cui definizione i sindacati confederali hanno convenuto con il Governo nell’intesa del 4 febbraio.
Il Ministro Moratti, a nome di Berlusconi, ha parlato di cifre fra i 15.000 ed i 19.000 miliardi in cinque anni a partire dal 2003.
I Direttivi unitari hanno richiesto il mantenimento di quell’impegno formale per passare dalle promesse ai fatti concreti.
La discussione sulla piattaforma contrattuale è stata attraversata, e non poteva essere diversamente, dai temi della politica più generale: dai provvedimenti di Legge sulla scuola in discussione al Parlamento, alla gestione attuale del Ministero, ai problemi che attraversano le scuole in questi mesi.
E’ emerso bisogno di informazione ancora più precisa ma, soprattutto, una grande preoccupazione e tanta opposizione ad un quadro di interventi inequivocabile nella sua direzione di attacco alla scuola pubblica.
Per quanto riguarda la piattaforma, alla riapertura dell'anno scolastico, sarà necessario riprendere con i lavoratori l'informazione ed il confronto sul testo definitivo uscito dalla consultazione.
Se la consultazione sulla piattaforma contrattuale si è conclusa con il voto dei Direttivi unitari, su alcune questioni c’è un impegno dei sindacati a continuare la consultazione.
La prima questione riguarda le carriere del personale docente, e su questo punto il testo inserito nella piattaforma è molto chiaro.
La seconda questione riguarda una serie di specificità professionali (ad es.: l’educazione degli adulti) sulle quali, a settembre, si vuole andare ad un approfondimento specifico con i lavoratori per integrare la piattaforma con le rivendicazioni specifiche.
Le assemblee unitarie alla ripresa dell’anno scolastico saranno anche l’occasione per approfondire alcuni temi sui quali si è soffermata fortemente la discussione dei lavoratori della scuola o sui quali abbiamo registrato, assieme a consensi, le maggiori perplessità o contrarietà.
Ci riferiamo, ad esempio, al tema dell’organizzazione del lavoro docente (con particolare riferimento all’orario di lavoro) e dell’organizzazione del lavoro del personale ATA (con particolare riferimento a incarichi e profili professionali).
Anche su questo punto c’è una decisione formale delle Segreterie nazionali assunta durante la riunione del 13 settembre.
Fermo restando che gli obiettivi contrattuali da realizzare con questa tornata sono tutti quelli indicati nella piattaforma, con particolare riferimento all’incremento delle retribuzioni di tutto il personale docente e ATA, è evidente che operazioni di ridefinizione degli assetti orari e retributivi dei docenti e del personale ATA potranno essere affrontati, oltre che sulla base di proposte discusse e condivise, in presenza di risorse certe e definite.
In particolare, poi, in questa fase il contratto dovrà conseguire l’obiettivo di valorizzare i lavoratori docenti ed Ata e di difendere la qualità dell’offerta di istruzione del sistema pubblico.
Roma, 21 giugno 2002