La protesta dei Dirigenti Scolastici confederali e delle loro Organizzazioni per l'ulteriore rinvio della trattativa.

Di fronte al secondo rinvio, da parte dell’ARAN, dell’incontro per proseguire la trattativa sul contratto – l’ultima riunione si è svolta il 2 febbraio, la prossima è stata fissata per il 1° marzo -

i dirigenti scolastici confederali e le loro organizzazioni esprimono disappunto e protesta per un comportamento dilatorio non comprensibile, né giustificabile.

Probabilmente può apparire ragione attendibile l’insieme degli impegni cui ha dovuto far fronte la delegazione di parte pubblica in queste settimane (la chiusura del contratto sul secondo biennio economico e la conclusione del contratto per i dirigenti della 1° Area).

Tuttavia ci sembra di scorgere, soprattutto in questo secondo rinvio, il segno di una sottovalutazione della situazione – di disagio, di preoccupazione e tensione - in cui si trova ad operare una categoria per la quale era stata prevista la apertura delle trattative dalla fine di marzo dell’anno scorso e che opera dal 1° settembre del 2000 senza contratto.

D’altra parte, tale atteggiamento dilatorio sembra sottovalutare anche i riflessi pesantemente negativi di una conclusione ritardata del contratto su questioni delicati e importanti quali la valutazione e la mobilità per il corrente anno scolastico.

Le delegazioni CGIL-CISL-UIL scuola al tavolo delle trattative si impegnano a richiedere pertanto una calendarizzazione delle riunioni così da configurare una chiusura in tempi brevi della trattativa.

Se perdureranno i segnali negativi assumeremo unitariamente le decisioni che si renderanno necessarie per assicurare conclusioni certe e ravvicinate al contratto.

CGIL scuola
Panini - Catalano

CISL scuola
Culturani - D’Ambrosio

UIL scuola
Di Menna - Caliolo

Roma, 22 febbraio 2001