La riforma Moratti va cancellata
Comunicato di Guglielmo Epifani
Epifani: la riforma Moratti va cancellata
La Cgil aderisce al corteo di Roma sulla scuola
Pubblichiamo il comunicato che il segretario della CGIL, Guglielmo Epifani, ha rilasciato in occasione della grande manifestazione di sabato scorso, promossa dal Tavolo “Fermiamo la Moratti” contro le politiche del governo sulla scuola e la formazione, nell’ambito della settimana europea di mobilitazione per l’educazione.
Roma, 16 maggio 2005
Comunicato
Roma, 14 maggio - "L'attenzione alla scuola pubblica e' la misura della cura che un governo mette per quanto riguarda il futuro dei giovani, lo sviluppo, la qualita' della democrazia". Lo afferma il segretario della Cgil Guglielmo Epifani, in un messaggio agli organizzatori della manifestazione di Roma. Una protesta che, a suo giudizio, "ribadisce la denuncia dell'inacccettabilita' delle politiche scolastiche del governo: meno risorse, meno scuola, meno qualita' sono scelte di fondo che noi respingiamo".
"La legge Moratti - sottolinea ancora una volta il leader della Cgil- deve essere cancellata ed altre sono le priorita' da mettere in campo a partire dalla valorizzazione dell'istruzione per l'intero arco della vita, dell'obbligo scolastico a 18 anni, dal consolidamento del tempo pieno ad un piano di risorse a sostegno della scuola pubblica, alla valorizzazione dei lavoratori e delle lavoratrici".
La Cgil, "in questa direzione ha messo in campo un importante sforzo di proposta programmatica che accompagna strettamente il nostro impegno contro i provvedimenti assunti dal governo sulla scuola e la formazione". E "per quanto riguarda la scuola superiore, continuo a trovare inaccettabile la riduzione dell'obbligo scolastico e che si preveda la separazione dei ragazzi in due distinti canali dei quali uno solo (i licei) e' quello che conta". Insomma, "il ministro Moratti si metta l'animo in pace: un disegno di questa natura - afferma Epifani - e' sbagliato e non puo' passare".
"La manifestazione di oggi, rappresenta per la Cgil - conclude - il proseguio di un impegno che in questi anni, insieme a tante associazioni e movimenti, abbiamo costruito e fatto crescere perche' un'altra idea di scuola pubblica e' possibile".