“La scuola che verrà”: il resoconto dei lavori dell’assemblea nazionale
Pieno successo dell’iniziativa per la qualità dei contributi dei relatori e per la partecipazione da ogni parte d’Italia.
Il 21 e 22 marzo scorsi, all’Auditorium di Via Rieti 13 di Roma, si sono svolti i lavori della due giorni organizzati dalla FLC CGIL e da Proteo Fare Sapere dall’ambizioso titolo “La scuola che verrà”. Leggi il programma.
Gli organizzatori, proprio in un momento in cui la politica ha concluso i suoi fasti elettorali e in cui la scuola ha ricevuto solo pochi e distratti cenni programmatici, hanno voluto dare un messaggio forte agli interlocutori e al Paese: la scuola diventi il centro delle attenzioni.
Ma lo si faccia mobilitando non solo le risorse necessarie per allineare l’istruzione alla media della spesa dei Paesi Ocse, bensì anche le intelligenze costituite dai pedagogisti, intellettuali, giuslavoristi, costituzionalisti e dalla immensa energia racchiusa nel personale docente e ATA che nella scuola lavora.
Mai più interventi calati dall’alto ma solo interventi volti a potenziare e consolidare la scuola della Repubblica attraverso: strutture edilizie certamente a norma ma ri-costruite o costruite secondo i canoni di una moderna didattica e pedagogia che non abbia più solo al suo centro l’aula scolastica; ordinamenti che a partire dalla scuola dell’infanzia (di cui si chiede la generalizzazione) al ripristino dei tempi pieni e prolungati all’elevamento dell’obbligo scolastico a 18 anni, metta la scuola italiana al passo con quella degli altri paesi più avanzati; il riconoscimento del lavoro del personale che, fuori da ogni logica competitiva, sappia tuttavia valorizzare le prestazioni di chi si impegna nellla didattica e nell’organizzazione.
E, in ogni caso, qualsiasi intervento si voglia attuare, esso deve essere sempre preceduto da un ampio disteso e capillare coinvolgimento del personale che poi quell’intervento deve realizzare.
Un coinvolgimento sulle risposte che la scuola attende da anni: la FLC CGIL fa la sua parte con il coraggio di una proposta che non si esime anche dall’indicare gli investimenti necessari in termini monetari. Leggi le slide.
Il programma dell'assemblea è stato pienamente rispettato e tutti gli ospiti hanno portato un importante contributo ad un incontro che, nel pieno della campagna elettorale per le elezioni delle RSU nella scuola e in tutti i settori pubblici, e dopo l’acquisizione di un Contratto che non si firmava ormai più da dieci anni, ha voluto dire: la Scuola della Repubblica è un bene comune, è un vero e proprio organo costituzionale (Calamandrei); le forze politiche e sociali siano impegnate a sostenerla, consolidarla, curarla con dibattito, attenzione, investimenti, rispetto.
Pubblichiamo la relazione introduttiva del Segretario generale della FLC CGIL Francesco Sinopoli, la relazione della Segretaria nazionale della FLC CGIL Anna Maria Santoro, e la sintesi dell’intervento di Susanna Camusso, Segretario generale CGIL.
Quanto prima pubblicheremo tutti gli interventi degli altri ospiti che hanno dato vita all’assemblea.
- assemblea nazionale la scuola che verra roma 21 e 22 marzo 2018 sintesi susanna camusso
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