La scure del decreto taglia spese sull’educazione degli adulti
Il decreto taglia – spese, votato all’unanimità dal Governo, colpisce in modo particolarmente pesante l’educazione degli adulti
Il decreto taglia – spese, votato all’unanimità dal Governo, colpisce in modo particolarmente pesante l’educazione degli adulti. Sono, infatti, cancellate tutte le risorse della legge 440, pari a circa 12 milioni di Euro, destinate ai Centri Territoriali permanenti per l’ampliamento dell’attività formativa destinata agli adulti.
Si tratta di un provvedimento assai grave in quanto si tratta del settore scolastico che utilizza in maggiore misura i contratti d’opera – pagati, appunto, con i fondi della 440 - per rispondere ad una richiesta di formazione che non può essere soddisfatta dai docenti titolari dei CTP, dati gli organici sottodimensionati.
Oltre il danno, la beffa. Ancora pochi giorni fa, alla presentazione della ricerca sugli standard nazionali dell’Educazione degli adulti, la sottosegretaria on. Siliquini enfatizzava l’impegno del governo in questo settore e il rientro in formazione, entro il 2003, di ben 700.000 persone, come sancito dal Patto per l’Italia. Peccato che non sia stato in grado di chiarire con quali risorse economiche e professionali.
All’interno della campagna di mobilitazione contro i tagli, lanciata dalla CGIL scuola, insieme alle altre organizzazioni sindacali, è importante evidenziare la situazione drammatica dell’educazione degli adulti. E’ necessario, quindi, attivare riunioni regionali, unitarie, del settore e presentare documenti di protesta per quanto sta avvenendo. E’ anche utile un forte coinvolgimento dei dirigenti scolastici dei CTP.
Roma, 11 dicembre 2002