La sperimentazione dei percorsi quadriennali di istruzione secondaria di secondo grado non avrà il parere del CSPI
La mancanza del numero legale ha impedito al Consiglio di votare il parere.
Nel corso della seduta del 26 ottobre 2016 il CSPI ha esaminato lo schema di decreto di sperimentazione di percorsi quadriennali di istruzione secondaria di secondo grado sul quale il MIUR ha chiesto il parere previsto dall’art. 11 del DPR 275/99.
La discussione, aperta dalla lettura della bozza di parere predisposta a partire da un lavoro istruttorio delle commissioni Sistema di Istruzione e Formazione e Politiche del Personale della Scuola, è stata ricca e articolata e ha evidenziato molte perplessità e criticità sulla decisione del MIUR di avviare una sperimentazione di innovazione ordinamentale in mancanza di dati sugli esiti finali delle sperimentazioni dei percorsi quadriennali attivate dall’a.s. 2012/2013, utili a verificare anche le conseguenze sul sistema circa “il prima e il dopo” rispetto alla scuola superiore.
Entrando nel merito della proposta, gli interventi dei rappresentanti della FLC CGIL hanno ribadito la necessità che qualunque progetto di revisione degli ordinamenti scolastici non prescinda da un esame complessivo di tutti segmenti che li compongono e che proporre una sperimentazione che riguardi uno solo di essi, utilizzando un campione selezionato di scuole, rischia di produrre risultati non significativi perché non rappresentativi della realtà effettiva del variegato sistema scolastico italiano. Ripensare la durata dei corsi di studi è una questione da discutere come un grande problema politico, pedagogico, culturale e sociale che deve vedere il coinvolgimento di tutta la società politica e civile nelle sue molteplici articolazioni.
Proprio per la delicatezza dell’innovazione proposta e per gli effetti didattici, pedagogici e culturali che può produrre, il CSPI auspicava una revisione dello schema di decreto che tenesse conto delle osservazioni e delle modifiche proposte.
In questa ottica i rappresentanti della FLC CGIL hanno dato la propria disponibilità a contribuire ad un testo che facesse sintesi dei diversi punti di vista, come già successo in precedenti occasioni, al fine di elaborare un parere da sottoporre alla Ministra Giannini che fosse il più condiviso possibile.
Registriamo con rammarico che la discussione, molto approfondita e competente, sviluppatasi sull’argomento, è stata bruscamente interrotta a seguito dell’assenza di una parte di consiglieri designati dall’Amministrazione che, al termine di una breve pausa e senza preavviso, hanno disertato la riunione facendo così mancare il numero legale.
Considerato che la data del 26 ottobre era l’ultima data utile per l’espressione del parere, prendiamo atto che la sperimentazione partirà senza che il CSPI abbia potuto segnalare al Ministro le criticità rilevate e i suggerimenti proposti.