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La sperimentazione della valutazione dei dirigenti e’ tutta da rivedere

Il giorno 17 febbraio, come comunicato in precedenza, si è svolto il previsto incontro sulla sperimentazione della valutazione della Dirigenza Scolastica.

17/02/2004
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Il giorno 17 febbraio, come comunicato in precedenza, si è svolto il previsto incontro sulla sperimentazione della valutazione della Dirigenza Scolastica.
Il Dott. Cosentino, in rappresentanza dell’Amministrazione, affiancato dal Dott. Pagliuso, ha presentato la tematica informando che sono coinvolti circa 1600 Dirigenti Scolastici su 2400 previsti dal campione, che sono stati svolti incontri fra i valutatori, che si intende procedere con la sperimentazione percorrendo tuttavia una strada di confronto per giungere ad un convegno nazionale sul tema. Il Dott. Cosentino ha sottolineato la ineludibilità della valutazione come per tutte le altre Dirigenze, l’originalità della sperimentazione, la necessità, tuttavia, di costruire un percorso più condiviso e partecipato, anche pensando a tempi sperimentali di proiezione pluriennale, posto che si ritengono validi i presupposti scientifici del modello Bicocca.
L’Amministrazione, pertanto, ha manifestato la disponibilità a rivedere gli strumenti valutativi tenendo fermi i principi normativi e contrattuali, a distendere i tempi sperimentale su base pluriennale, a rifare un altro accordo sulla retribuzione di risultato.
La CGIL Scuola, in sintonia con CISL UIL Scuola e Snals Confsal, ha ricordato che la sperimentazione è stata contestata per ragioni di merito e di metodo tutte di grande spessore.
In particolare, è stato l’atteggiamento di totale chiusura e sordità del Ministero su Contratto Concorso e Circolare che estende lo spoils system alla Dirigenza Scolastica ad aver determinato una situazione insostenibile per il Sindacato e per la Dirigenza: la riapertura delle trattative aveva il significato di rivedere il Contratto anche su questo punto che è assolutamente cambiato di segno dopo l’approvazione della Legge Frattini e che ha dato un’altra dimensione al valutatore di prima istanza (il Direttore di nomina politica). Ma anche l’unilateralità dell’incarico e la sua non negoziabilità hanno cambiato di segno alla valutazione.
E’ necessario su questi punti dell’apertura del Contratto, del concorso, dello spoils system che il Ministro riveda la sua posizione di chiusura totale, se si vuole avere un atteggiamento dialogante che il Governo richiede sulla sperimentazione ma non ha su tutto il resto.
Anche il modello sperimentale, che parte a metà anno, a campione ridotto, con l’ostilità della categoria ha bisogno di una “ripartenza”. Noi abbiamo da sempre proposto un altro modello valutativo, perché mai abbiamo messo in discussione il principio che alla Dirigenza corrisponde una valutazione Da questo punto di vista, ma l’apertura sulle grandi questioni contrattuali sono preliminari a tutto, sono da considerarre attentamente le aperture dell’Amministrazione sulla pluriennalità della sperimentazione, sulla intensificazione del confronto, sulla necessità della condivisione della categoria.
Il Dott. Cosentino, ribadendo la volontà di procedere lungo il percorso sperimentale di quest’anno e non ritenendo possibile una ripartenza, ha tuttavia preso impegno di riportare a livello politico le posizioni delle Organizzazioni Sindacali anche sullo stretto legame che esiste tra valutazione e Contratto, valutazione e prerogative del Contratto sugli Incarichi ai Dirigenti scolastici. Così come ha ribadito la disponibilità ad una sperimentalità pluriennale, ad un maggiore coinvolgimento della categoria, alla ricerca di maggiore condivisione sul modello sperimentale.

A conclusione dell’incontro CGIL CISL UIL Scuola e SNALS hanno concordato il comunicato unitario che di seguito si riporta.

Roma, 17 febbraio 2004
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testo comunicato

CGIL SCUOLA CISL SCUOLA UIL SCUOLA SNALS CONFSAL
DIRIGENTI SCOLASTICI

LA SPERIMENTAZIONE DELLA VALUTAZIONE DEI DIRIGENTI E’ TUTTA DA RIVEDERE

CGIL CISL UIL Scuola e Snals Confsal hanno denunciato la sperimentazione della valutazione dei Dirigenti Scolastici voluta dall’Amministrazione come improponibile ed inaccettabile. Questa sperimentazione, infatti, si sviluppa attraverso una procedura che abbiamo contestato per ragioni di merito e per ragioni sindacali che si ritengono di grande spessore.
Le ragioni di merito: una sperimentazione non adeguatamente distesa nel tempo e quindi non dotata di quel respiro pluriennale tipico di ogni seria ed attendibile sperimentazione, cartacea, classificatoria, non descrittiva, deduttiva, e, in definitiva, non pienamente rispondente allo stesso testo contrattuale, quanto meno in due punti fondamentali: la cartaceità della stessa, la natura diversa del valutatore (il Direttore regionale) rispetto all’epoca in cui è stato firmato il Contratto, in seguito all’introduzione della legge sullo spoils system.

Le ragioni sindacali: il rifiuto da parte dell’Amministrazione di adoperarsi per avviare le trattative del Contratto dell’Area V scaduto da due anni, di avviare le procedure per il Concorso ordinario di reclutamento, di ritirare la CM 49/2003 che di fatto ha esteso la Legge 145/2002 anche alla Dirigenza Scolastica.
L’apertura delle trattative contrattuali avrebbe permesso di rivedere il meccanismo valutativo alla luce delle novità introdotte dalla legge Frattini.

La posizione delle Organizzazioni Sindacali contro questo tipo di sperimentazione è stata condivisa dalla categoria che, dopo aver assunto le decisioni di merito, non ha dato la disponibilità di partecipare, seguendo le indicazioni dei Sindacati Confederali e dello Snals Confsal.

Ad oggi le condizioni per fare la sperimentazione non ci sono:
- siamo a più di metà anno scolastico e la procedura in moltissime regioni non è neppure partita, quando la sperimentazione prevedeva che il primo atto si dovesse concludere entro novembre 2003;
- il campione dei partecipanti statisticamente scelto dall’INVALSI è saltato facendo così venire meno la scientificità dello stesso campione;
- l’integrazione del campione con partecipanti volontari, la cui scelta noi rispettiamo, non contribuisce a restituire validità al processo;
- in molte realtà il numero dei partecipanti, nonostante l’integrazione volontaria, non raggiunge neppure la metà del campione richiesto;
- una siffatta sperimentazione non condivisa e non accettata dalla stragrande maggioranza della categoria, che ha trovato il coraggio di sottrarsi alle varie pressioni a cui è stata sottoposta , non può essere riproposta.

CGIL CISL UIL Scuola e SNALS Confsal hanno indicato quali debbono essere i principi su cui basare una valutazione condivisa e, pertanto, corrispondente alla professionalità del Dirigente Scolastico: niente carte da compilare, conoscenza diretta delle scuole che si dirigono da parte del valutatore, descrizione dei punti di forza e di debolezza delle prestazioni del Dirigente Scolastico, esito binario (positivo/negativo) e non classificatorio, ridiscussione della natura del valutatore di seconda istanza .
Si intervenga, dunque, su questa sperimentazione e si riparta da lì, da dove cioè la categoria ha indicato.