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La trattativa per il rinnovo del CCNL 2006/09 dei Dirigenti Scolastici si deve concludere in fretta e bene

La FLC Cgil, insieme a CISL e SNALS, con un comunicato stampa rivendica una rapida chiusura della trattativa, chiedendo ai ministri competenti di fare la loro parte.

14/10/2009
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Con un comunicato stampa FLC Cgil, CISL Scuola e SNALS Confsal, mandano a dire ai Ministri dell’Istruzione dell’Università e della Ricerca, dell’Economia e delle Finanze e della Pubblica Amministrazione e dell’Innovazione che il giorno 21 ottobre p.v. dovrà essere data un risposta certa ai problemi del ripristino dei fondi regionali per il salario di posizione e di risultato, da commisurare al numero delle sedi dirigenziali, e dell’assegno ad personam degli ex presidi incaricati.

In assenza di risposte positive ci sarà la mobilitazione dei lavoratori.

A fronte del ritardo di 46 mesi nel rinnovo del contratto di lavoro, ulteriori rinvii della conclusione delle trattative, determinati dalla attuazione di norme non ancora emanate e che non condividiamo, non sono tollerabili.

Roma 14 ottobre 2009
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COMUNICATO STAMPA

FLC GIL – CISL SCUOLA - SNALS Confsal

Trattativa per il rinnovo del CCNL Area V della Dirigenza Scolastica 2006/09 parte normativa, 2006/07 parte economica

I coordinamenti dei Dirigenti Scolastici della FLC Cgil, della CISL Scuola e dello SNALS CONFSAL hanno richiesto unitariamente all’ARAN di dare certezza e concretezza a quanto comunicato al tavolo della trattativa per una rapida soluzione dei problemi in quella sede positivamente analizzati.

Nonostante i ritardi della trattativa, nessuno dei quali è imputabile alle organizzazioni sindacali, queste OO.SS. che hanno insieme la rappresentanza della maggioranza dei dirigenti scolastici, hanno contribuito, nell’interesse dei lavoratori, al superamento delle difficoltà ed alla ricerca delle soluzioni.

I CCNL 2006/07 e 2008/09 che devono essere rinnovati, non risolveranno, a causa della insufficienza delle risorse ad essi destinate dalle relative leggi finanziarie, né il problema delle equiparazione esterna né il problema della equiparazione interna, permettendo solo, e con grave ritardo, la copertura della perdita del potere d’acquisito.

Non è quindi più ulteriormente tollerabile il ritardo con cui il Ministero dell’Istruzione dell’Università e della Ricerca e i Ministeri dell’Economia e delle Finanze e della Pubblica Amministrazione e dell’Innovazione, rispondono alla richiesta di dare garanzie per il ripristino dei fondi regionali per il salario di posizione e di risultato, facendo in modo che siano tali da permettere a tutti i dirigenti di non vedere ridotta la loro retribuzione.

Anche relativamente all’assegno ad personam per gli ex presidi incaricati si ribadisce che tale assegno non può essere riassorbito dagli aumenti contrattuali che si riferiscono solo al recupero dell’inflazione e al mantenimento del potere d’acquisto delle retribuzioni.

Così come non sono tollerabili ritardi determinati dai processi di cambiamento del modello contrattuale, che non possono che riferirsi al futuro contratto 2010/2012, e da ingiustificate attese della attuazione di norme non ancora definite ed emanate e relative agli assetti delle pubbliche amministrazioni.

L’aggiornamento della trattativa a mercoledì 21 ottobre p.v., definito con il consenso di tutte le OOSS presenti all’incontro del 6 ottobre u.s., è stato accompagnato dall’impegno formale dell’ARAN di attivare le necessarie interlocuzioni “tecniche” e “politiche” con il MIUR, il MEF e la Funzione Pubblica, al fine di portare al tavolo negoziale concrete proposte risolutive dei nodi tuttora irrisolti sia sul piano economico che normativo.

Nel caso di ulteriori ingiustificati rinvii o di proposte ritenute irricevibili, piuttosto che il ricorso a rituali “sollecitazioni” epistolari alle controparti politiche e negoziali, sarà inevitabile trasferire il confronto sul terreno vertenziale, a partire dalla mobilitazione della categoria, giustamente esasperata dalla latitanza dell’Amministrazione capace solo di inveire contro le presunte inadempienze dei Dirigenti Scolastici, ma al tempo stesso non in grado di assolvere ad uno dei propri fondamentali compiti politico- istituzionali, quello cioè del riconoscimento del ruolo e della funzione dei dirigenti scolastici nello sviluppo della scuola pubblica che deve concretamente vedersi realizzato nel diritto al contratto di lavoro e a retribuzioni coerenti ai compiti svolti, all’interno di un sistema di relazioni fra i soggetti del sistema di istruzione in cui siano valorizzate l’autonomia professionale e la responsabilità dei dirigenti scolastici

I coordinamenti dei Dirigenti Scolastici della FLC Cgil e della CISL Scuola e dello SNALS Confsal

Roma 14 ottobre 2009