Lavagne Interattive Multimediali e Piano di Sostegno dell’Innovazione Digitale: progetti a sostegno delle scuole
Presentati dal Miur due progetti sulle nuove tecnologie di sostegno al campo della didattica.
Piano di diffusione delle Lavagne Interattive Multimediali (LIM)
3731 sono le scuole che ne hanno fatto richiesta per un totale di 11.234 LIM .
Il progetto prevede anche una fase di formazione in presenza per i docenti (hanno aderito 41.850 docenti; è previsto il coinvolgimento di almeno tre docenti per classe).
La formazione è senza costi aggiuntivi per le scuole ed avverrà, in presenza con tutor, tra settembre 2009 e giugno 2010. I tutor sono selezionati attraverso un bando, scadenza 6 aprile 2009, rivolto a tutti i docenti con contratto a tempo indeterminato in possesso di comprovate esperienze inerenti le nuove tecnologie.
Piano di sostegno dell’Innovazione Digitale:Cl@ssi 2.0
Il progetto intende fornire a 156 classi attrezzature per un uso diffuso e costante delle nuove tecnologie al fine di verificare come e quanto l’impatto tecnologico può intervenire nei processi formativi.
Il progetto ha quindi un profilo di ricerca; è rivolto alle classi prime di tutte le scuole secondarie di primo grado, ha la durata di un triennio.
Al fine di garantire criteri omogenei per l’individuazione delle scuole che riceveranno il finanziamento il Miur, di concerto con ANSAS (Agenzia Nazionale per lo Sviluppo dell’Autonomia Scolastica) a supporto della costruzione del modello progettuale didattico, ha individuato i criteri d’ammissibilità e di valutazione delle candidature a livello nazionale. Le commissioni di valutazione saranno individuate a livello regionale.
Entrambi i progetti sono finanziati con fondi degli Esercizi Finanziari 2007/2008 rivolti alle classi della scuola secondaria di primo grado, per l’impiego della lavagna interattiva multimediale nell’insegnamento/apprendimento e l’utilizzo delle nuove tecnologie nell’apprendimento.
I progetti sono l’epilogo di un processo messo in atto con la Finanziaria Prodi per il 2007 che impegnava per gli anni 2007, 2008, 2009 la spesa di 30 milioni di euro con lo scopo di dotare le scuole di ogni ordine e grado delle innovazioni tecnologiche necessarie al miglior supporto delle attività didattiche.
Riconosciamo la valenza dei due progetti finalizzati all’arricchimento formativo della scuola, ipotizzati e finanziati in altra “era”, a cui corrispondeva anche un’idea di valorizzazione della scuola pubblica. Oggi, in una situazione in cui le uniche operazioni attuate nei confronti della scuola sono pesantissimi tagli di risorse e d’organico, che ne mettono seriamente in discussione l’ordinario funzionamento, questi progetti possono risultare fuori luogo, finalizzati a distogliere l’attenzione dai gravi problemi, prodotti da quei tagli, con i quali la scuola reale si deve misurare quotidianamente. Progetti come questi finalizzati ad aumentare la qualità dell’offerta formativa difficilmente potranno interagire, nel nuovo anno scolastico, con una scuola sempre più povera di risorse umane ed economiche, di tempo, di contenuti, di pensiero pedagogico. In che modo Il Ministro che non ha perso occasione in più conferenze stampa, di parlare di questi progetti, si sta impegnando per alimentare una scuola di qualità? La risposta purtroppo è una sola: riducendo il peso e il ruolo della scuola pubblica nel nostro paese, tagliando, tagliando, tagliando.
Roma, 1 aprile 2009