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Le piattaforme per il rinnovo dei CCNL 2006-2009 della scuola non statale. Ora la parola passa ai lavoratori

Parte la consultazione dei lavoratori sulle proposte sindacali per il rinnovo dei CCNL del settore. Nelle assemblee e negli attivi, convocati dalle OO.SS. territoriali entro il mese di maggio, i lavoratori saranno chiamati ad esprimere il loro giudizio.

28/04/2006
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In coerenza con le linee di piattaforma , inviate a suo tempo alle rispettive associazioni padronali firmatarie dei CCNL del settore, la FLC Cgil, la CISL Scuola, la UIL Scuola, lo SNALS/Confsal e il SINASCA (limitatamente alle scuole religiose) hanno unitariamente predisposto le ipotesi di piattaforma da sottoporre alla approvazione delle lavoratrici e dei lavoratori in forza nelle scuole non statali, laiche e religiose, di ogni ordine e grado, prima di iniziare il negoziato con le controparti datoriali e padronali.

Con la nota unitaria inviata il 22 aprile u.s. a tutte le strutture regionali e territoriali,ha inizio la campagna di assemblee territoriali e di luogo di lavoro di consultazione del personale che dovrà concludersi entro il mese di maggio p.v. Le lavoratrici e i lavoratori saranno chiamati a pronunciarsi nel merito delle richieste rivendicative, economiche e normative, predisposte unitariamente dalle organizzazioni sindacali di categoria confederali e autonome, da sottoporre alle controparti datoriali di AGIDAE, ANINSEI e FISM.

In particolare dovranno esprimere il loro parere su tutte e tre le ipotesi di articolato; ossia su quella delle scuole religiose dell’ AGIDAE , delle scuole laiche ANINSEI , e delle scuole materne e asili nido di ispirazione cristiana aderenti alla FISM.

Proprio per permettere una consultazione più capillare possibile le OO.SS., firmatarie dei CCNL, hanno chiesto alle associazioni padronali e datoriali, con l ettera dello 21aprile di consentire, soprattutto nelle realtà con un numero di addetti inferiore alle 15 unità, assemblee territoriali in orario di servizio.

Abbiamo avuto modo di sottolineare che sui rinnovi dei CCNL delle scuole private pesano, come un macigno, sia le novità legislative introdotte in materia di mercato del lavoro dal ministro Maroni sia i contraddittori interventi legislativi e normativi operati dalla Moratti.

Questo a significare che le trattative saranno difficili, complicate e lunghe e che gli esiti della vertenza saranno condizionati anche dal livello di consenso e di mobilitazione che le organizzazioni riusciranno a mettere in campo a sostegno delle loro rivendicazioni.

Con le proposte rivendicative le organizzazioni sindacali di categoria confederali e autonome si prefiggono l’obiettivo di migliorare le condizioni economiche e normative di oltre 150 mila lavoratrici e lavoratori in forza nelle scuole private, laiche e religiose, curriculari e non curriculari di ogni ordine e grado, edi porre tutte quelle condizioni contrattuali tali da ricondurre, in un prossimo futuro,l’intero settore dell’istruzione, della formazione e dell’educazione privata nell’alveo di un solo contratto di lavoro.

Si tratta in buona sostanza di proseguire su quelle linee strategiche, individuate dal sindacalismo confederale già nelle passate stagioni contrattuali, per ricucire l’intera filiera di un settore ancora troppo condizionato da posizioni “ideologiche” datate.

Solo attraverso l’estensione dei diritti, l’elevazione delle tutele e la unificazione dei trattamenti economici e normativi è possibile riconoscere al personale che lavora, anche con modalità d’impiego non standard, nelle scuole private piena dignità e piena cittadinanza.

Roma, 28 aprile 2006

Nonno, cos'è il sindacato?

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