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Le scuole superiori: poteri forti secondo il Presidente del Consiglio

Riportiamo di seguito l’articolo pubblicato su “La Repubblica” di oggi, di Sebastiano Messina, sulle dichiarazioni del Presidente del Consiglio, nel corso della trasmissione Ballarò di martedì 5 aprile

07/04/2005
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Riportiamo di seguito l’articolo pubblicato su “La Repubblica” di oggi, di Sebastiano Messina, sulle dichiarazioni del Presidente del Consiglio, nel corso della trasmissione Ballarò di martedì 5 aprile.

Roma, 7 aprile 2005

Testo articolo

“Faceva un certo effetto, martedì sera, sentire l’uomo più ricco e più potente d’Italia mentre spiegava al popolo che la sinistra “continua ad avere in mano i poteri forti”. Che sarebbero, secondo il presidente del Consiglio, i seguenti: «Le scuole superiori, le università, i giornali, le radio, le televisioni, la magistratura, il Consiglio di Stato e la Corte Costituzionale». Un leader sconfitto ha diritto a una dose minima giornaliera di allucinazioni, e dunque non è giusto infierire su uno che, essendo il padrone di Mediaset e il burattinaio della Rai, vede nei suoi avversari i tiranni della TV.
Però -anche sorvolando, per carità di patria, su un presidente del Consiglio che dipinge la Corte costituzionale come un avamposto dei comunisti - non si può ignorare il primo dei «poteri forti»: le scuole superiori. La convinzione che un terremoto elettorale di queste proporzioni possa essere causato dai professori di latino e greco, dai supplenti di matematica o dai bidelli del secondo turno, e l’idea balzana di definire «poteri forti» quelli che guadagnano mille euro al mese, sono la prova che quest’uomo ha clamorosamente sbagliato mestiere Braccia rubate al cabaret."