Lettera-appello unitaria ai ministri Bianchi e Speranza per tornare a scuola in sicurezza
FLC CGIL, CISL Scuola, SNALS Confsal e Anief considerano necessari la conferma dell'organico Covid-19, regole chiare sul distanziamento e la volontà politica di investimenti sulla scuola.
Inoltrata il 4 agosto 2021, a firma dei Segretari generali della FLC CGIL, CISL Scuola, SNALS Confsal e Anief, una lettera - appello ai ministri dell’Istruzione Patrizio Bianchi e della Salute Roberto Speranza per chiedere gli interventi necessari per la riapertura della scuola in presenza.
La nota ribadisce in primo luogo la piena responsabilità del governo nella eventuale decisione di prevedere l’obbligo vaccinale in ragione della necessità di prevenzione della salute pubblica, pur nel quadro complessivo delle garanzie normative offerte dalla Costituzione e dalle indicazioni comunitarie. Si puntualizza, tuttavia, l’ampia copertura del personale scolastico, già vaccinato oltre l’85%, mentre la parte preponderante delle presenze a scuola, gli studenti, risulta vaccinato per il 17% nella fascia 12/18 anni e, ovviamente non vaccinato nella fascia 3/12 anni. Pertanto, l’eventuale determinazione di un obbligo per il residuo 15% di personale non potrebbe rappresentare affatto una misura efficace per scongiurare un inevitabile utilizzo della didattica a distanza come strumento di prevenzione del contagio.
La lettera si sofferma inoltre sulle misure che, effettivamente, potrebbero essere utili ad una riapertura delle scuole in presenza e in sicurezza: la disponibilità di organico aggiuntivo per sdoppiare le classi, di edifici e spazi scolastici per assicurare il distanziamento, la riduzione del numero di alunni per classe, il potenziamento dei trasporti dedicati.
Pertanto, si richiede con urgenza la conferma e il potenziamento dell’organico aggiuntivo Covid già previsto nell’anno scolastico 2020/2021 e la possibilità di immediata sostituzione del personale assente nel momento in cui se ne verifica la necessità. Si richiama la necessità di disposizioni a tutela del personale fragile e l’avvio di procedure di tracciamento a partire dagli alunni del primo ciclo.
Infine, la nota rileva, in caso di obbligo vaccinale per il personale, la necessità di definire in modo chiaro:
- le soluzioni amministrative e organizzative per il personale che non possa effettuare il vaccino per motivi di salute (lavoro a distanza per i docenti? Dad per gli alunni? ecc.);
- se l’assolvimento dell’obbligo risulti soddisfatto con una dose del vaccino o se occorra anche la seconda dose;
- quali provvedimenti sarebbero eventualmente conseguenti al mancato assolvimento dell’obbligo vaccinale;
- a quale l’autorità spetta accertare l’assolvimento dell’obbligo vaccinale (considerata l’impossibilità che ciò avvenga a livello di scuola perché questo comporterebbe gravare le scuole di compiti e responsabilità ulteriori ed improprie);
- quali i dispositivi di sicurezza obbligatori per personale e studenti a partire dall’obbligo del distanziamento;
- se, nel caso di focolai a scuola, il personale/gli alunni debbano essere posti in quarantena anche se vaccinati.
Si ribadisce l’urgenza di un approfondimento tra le parti sociali, il MI e i rappresentanti del CTS e dell’Inail, a fini della sottoscrizione dei protocolli 0/6 e 6/18.