Liceo artistico: buonanotte ai suonatori!
Più spazio ai laboratori artistici, ma Musica va nell’area a scelta dello studente
Tra i Licei con indirizzo – gli unici che nella stesura finale del decreto hanno visto modificato i propri piani orari rispetto all’edizione del 19 maggio – i Licei artistici sono quelli che hanno avuto la modifica minore.
Sostanzialmente si tratta di un’ora alla settimana di Musica (33 ore annue) che passa dall’orario obbligatorio generale (“per tutti gli studenti”) all’orario “obbligatorio a scelta dello studente”, dove però, volendo, le ore possono essere anche tre alla settimana, ma in lizza con Fisica, Diritto e economia, o con l’approfondimento di un’altra delle discipline obbligatorie.
La cosa potrebbe anche avere un senso: più labile la possibilità che musica venga scelta, ma più sostenuta la preparazione (fino a tre ore settimanali). Da questo punto di vista questa modifica si configura come un allineamento del liceo artistico con i Licei classico e scientifico, che prevedono anch’essi Musica come disciplina a scelta dello studente, ma si configura anche come un disallineamento con i Licei economico, linguistico e delle scienze umane, dove Musica convive con Arte o Storia dell’Arte all’interno, a quanto sembra, dello stesso insegnamento, però nell’area obbligatoria generale. Per inciso va detto che invece musica è del tutto assente dal piano orario del liceo tecnologico: forse si pensa che non sia roba per “vili meccanici” abituati solo al frastuono delle macchine utensili o, più semplicemente, perché lì si è dato troppo spazio alle discipline di indirizzo perché ne rimanesse per musica.
Se non che sembra naturale chiedersi che logica ci sia dietro una scelta che nell’artistico mette musica in un’area sostanzialmente opzionale, mentre la rende obbligatoria per tutti gli studenti del liceo economico o del liceo linguistico. Evidentemente anche in questo caso la logica è più quella del bilancino tra le diverse pressioni e le diverse quote orarie, che quella del profilo formativo dell’alunno: là le quote orarie lo consentivano e qui no!
Infatti il marchingegno consente se non altro di aumentare di un’altra ora a settimana le ore di laboratorio artistico del biennio iniziale e le ore dei tre anni terminali di laboratorio di figurazione o di progettazione o di laboratorio audiovisivo, a seconda dell’indirizzo.
Il nuovo testo chiarisce anche che Storia si insegnerà nel biennio per tutte e due le ore settimanali previste (presumibilmente attribuite alla classe di concorso A050) mentre Storia e filosofia si insegnerà come disciplina unica nel triennio terminale per le tre ore settimanali previste (presumibilmente attribuite alla classe di concorso A037).
Ciò detto, il liceo artistico, come era chiaro già dal 19 maggio, assume anch’esso una caratteristica diversa da tutti gli altri licei, con buona pace della tanto conclamata possibilità di passare con facilità da un liceo all’altro. Ma la diversità strutturale degli otto licei è ormai assodata.
La originalità del liceo artistico però consiste in due caratteristiche:
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nell’assenza delle ore facoltative;
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nell’avere una geometria variabile a seconda dei diversi indirizzi, non solo nella parte di indirizzo, ma anche in quella generale: l’indirizzo di arti figurative ha meno ore generali degli altri due indirizzi.
Una caratteristica quest’ultima che non si ritrova nel liceo tecnologico né in quello economico e che apre qualche problema anche in caso di passaggio da un indirizzo all’altro all’interno dello stesso liceo.
Da ultimo un giallo: dagli allegati comparsi in Gazzetta Ufficiale mancano 33 ore nell’orario obbligatorio per tutti gli studenti dell’indirizzo architettura-design-ambiente, sicché le ore complessive sono 1056 e non 1089 come compare nel totale.. La causa: tolta Musica dal biennio non si è proceduto ad un aumento corrispondente delle ore di Laboratorio artistico come per gli altri due indirizzi e come compariva negli allegati pubblicati sul sito del MIUR. Una dimenticanza o c’è dell’altro?
Roma, 10 novembre 2005