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Linee guida sull’orientamento: riunione al Ministero. La sede per definire figure e compensi è quella negoziale

150 milioni di euro per l’attività di orientamento. A breve la convocazione di un tavolo tecnico sui criteri di retribuzione del tutor.

08/02/2023
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Il 7 febbraio 2023 il Ministero dell’Istruzione e del Merito ha convocato i sindacati per discutere sull’attuazione delle linee guida sull’orientamento adottate con il DM 328 del 22 dicembre 2022.
Le linee guida introducono nei percorsi di istruzione secondaria di I e II grado 30 ore aggiuntive specifiche per realizzare attività di orientamento per gli studenti.

In primo luogo, si è fatto riferimento alle modalità di utilizzo dei 150 milioni di euro che la legge di bilancio ha dedicato proprio all’orientamento. L’Amministrazione intende utilizzare questi finanziamenti per il riconoscimento del lavoro curriculare da svolgere nel triennio finale della scuola secondaria di secondo grado. Per le attività che le scuole potranno predisporre con attività extracurriculari di orientamento, si potrà invece prevedere l’utilizzo di risorse comunitarie. Ricordiamo infatti che è possibile la collocazione dei moduli di orientamento da 30 ore al di fuori del curricolo nella scuola secondaria di primo grado e in prima e seconda della secondaria di secondo grado, mentre nel successivo triennio vanno inserite nel curricolo.

È stata annunciata la prossima convocazione di un tavolo tecnico per definire i criteri per l’assegnazione e la retribuzione dei tutor per l’orientamento previsti dalle linee guida. L’assegnazione, su base volontaria, sarà decisa a livello di scuola e il compenso sarà definito nell’ambito della contrattazione integrativa di istituto.

Non sono state invece oggetto di discussione le questioni relative alla impostazione didattica e ordinamentale del provvedimento, che la FLC, congiuntamente alla CGIL, ha comunque avuto modo di puntualizzare durante l’incontro del tavolo di partenariato del 14 dicembre 2022, ma l’amministrazione ha presentato le ulteriori azioni previste per dare attuazione al decreto.

La FLC CGIL ha inoltre ribadito che, stante l’attuale fase di discussione per il rinnovo del CCNL, l’eventuale definizione di una figura che aggiunge nuovi carichi di lavoro per i docenti non può che essere devoluta al tavolo negoziale. Rispetto al ruolo del tutor la FLC ha ricordato che da ben cinque anni questa figura è stata introdotta negli istituti professionali a seguito della più recente riforma e che è giunto il momento di riconoscerne contrattualmente ruolo e retribuzione. In ogni caso, l’individuazione dei tutor deve avvenire all’interno delle deliberazioni del Collegio dei docenti ed anche gli impegni per la relativa formazione dovranno essere oggetto di ulteriore definizione in sede contrattuale.