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Linee Guida sull'Istruzione tecnica e professionale e gli ITS: sottoscritta l'Intesa in Conferenza Unificata

L'intesa prevista dall'art. 52 della Legge di semplificazione.

28/09/2012
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Il 26 settembre scorso è stata sottoscritta l'Intesa sulle Linee guida previste dall’art. 52  della Legge 35/12, cosiddetta di semplificazione. L'art. 52 prevede l’emanazione di appositi provvedimenti, d’intesa con la Conferenza Unificata, concernenti:

a) l’offerta coordinata, a livello territoriale, tra i percorsi degli istituti tecnici, degli istituti professionali e di quelli di istruzione e formazione professionale di competenza delle regioni;

b) la costituzione dei poli tecnico-professionali di cui all'articolo 13 del decreto-legge 31 gennaio 2007, n. 7, convertito, con modificazioni, dalla legge 2 aprile 2007, n. 40;

c) la promozione di percorsi in apprendistato di primo livello anche per il rientro in formazione dei giovani;

d) l’offerta coordinata di percorsi degli istituti tecnici superiori (ITS) in ambito nazionale, in modo da valorizzare la collaborazione multiregionale e facilitare l'integrazione delle risorse disponibili con la costituzione di non più di un istituto tecnico superiore in ogni regione per la medesima area tecnologica e relativi ambiti;

e) la semplificazione degli organi di indirizzo, gestione e partecipazione previsti dagli statuti delle fondazioni ITS;

f)  la previsione che le deliberazioni del consiglio di indirizzo degli ITS possano essere adottate con voti di diverso peso ponderale e con diversi quorum funzionali e strutturali.

Negli scorsi mesi si erano svolti incontra tra i vari ministeri coinvolti, la IX commissione delle regioni e le parti sociali. La CGIL e la FLC CGIL avevano inviato un documento nel quale venivano indicate le priorità e le proposte di modifiche alla bozza di Linee guida.

Il MIUR rende noto anche lo schema decreto interministeriale di recepimento dell'Intesa, nel quale, tra le altre cose, viene indicata la data del 31 dicembre 2012 come termine della fase transitoria concernente gli ITS. Inoltre entro il 31 dicembre 2015 le Regioni devono adottare gli atti di loro esclusiva competenza per modificare o integrare la programmazione degli I.T.S. relativa al  triennio 2013/2015, in modo che in ogni regione vi sia un solo I.T.S. per ciascun ambito in cui si articolano le aree tecnologiche previste dal DPCM 25 gennaio 2008. Tuttavia sono fatti salvi gli atti di programmazione regionale relativi alla fase transitoria.

Da notare i rimandi al decreto del 7 settembre 2011 che definisce le figure nazionali di riferimento degli ITS di cui non si conosce la versione definitiva con i relativi allegati.