Linee rivendicative unitarie del Contratto 2002/2005 Dirigenti Scolastici
Pubblichiamo "Le Prime Linee Rivendicative" elaborate unitariamente dai coordinatori nazionali CGIL CISL UIL Scuola Dirigenti Scolastici.
Pubblichiamo "Le Prime Linee Rivendicative" elaborate unitariamente dai coordinatori nazionali CGIL CISL UIL Scuola Dirigenti Scolastici.
Esse, nel rispetto delle procedure statutarie delle singole organizzazioni confederali, verranno sottoposte ai Coordinamenti Unitari delle tre Organizzazioni Confederali CGIL CISL UIL Scuola Dirigenti Scolastici.
Le stesse costituiscono la base per approfondimenti, integrazioni, emendamenti finalizzati alla definizione dell'ipotesi di piattaforma per la consultazione in categoria.
Pertanto i Coordinamenti Unitari CGIL CISL UIL Scuola sono convocati per il giorno 29 maggio p.v. - ore 10 (con prevedibile conclusione entro le ore 17) - presso la sede della Cisl Scuola Nazionale in Via Bargoni 8, Roma.
Roma, 14 maggio 2002
CGIL SCUOLA - CISL SCUOLA - UIL SCUOLA
CONTRATTO 2002-2005
PRIME LINEE RIVENDICATIVE DELLE ORGANIZZAZIONI SINDACALI CGIL CISL UIL SCUOLA AREA V DIRIGENZA SCOLASTICA
Premessa.
Il ritardo con cui è stato stipulato, l’1 marzo 2002, il primo Contratto Collettivo Nazionale di Lavoro dell’Area V Dirigenziale Scolastica, a vigenza già scaduta 1-9-2000/31-12-2001, non può ulteriormente ritardare l’apertura immediata della trattativa per il quadriennio 2002-2005.
L’incertezza circa gli esiti del processo riformatore e circa l’ammontare delle risorse per la scuola pubblica, l’involuzione che sul piano organizzativo e amministrativo sembra subire l’autonomia scolastica richiedono la ripresa immediata della trattativa, per dare sicurezza sul piano normativo e retributivo alla Dirigenza Scolastica, che, col primo Contratto ha solo avviato un percorso che deve essere completato in questo quadriennio contrattuale.
A tal fine occorre prevedere, da parte del Governo, l’adeguato stanziamento di risorse nell’ambito del Documento di Programmazione Economica e Finanziaria in vista della Legge Finanziaria.
Le finalità della trattativa contrattuale
La valorizzazione della professionalità dirigenziale scolastica, attraverso gli istituti normativi da precisare e affinare attraverso l’equiparazione retributiva alle altre Dirigenze Pubbliche, è obiettivo che si inquadra nella più vasta riforma dell’autonomia scolastica che si propone di elevare la qualità dell’offerta formativa del nostro Paese.
In tale contesto la valorizzazione del personale Dirigente Scolastico deve far parte del più generale piano di investimenti, finora peraltro solo annunciati, per la scuola e fa parte della rivendicazione sindacale che vuole l’aumento del rapporto investimenti per l’istruzione e il PIL.
In questo quadro la Contrattazione deve riaffermare la sua piena validità, secondo quanto è stato ribadito nell’Intesa fra Governo e Organizzazioni Sindacali CGIL CISL UIL del 4 febbraio 2002, contro ogni ipotesi di decontrattualizzazione e rilegificazione del rapporto di lavoro.
Obiettivi contrattuali.
PARTE NORMATIVA
A) Nuove e più snelle relazioni sindacali
Al fine di snellire le procedure e di ridurre all’indispensabile i tempi della trattative, occorre rafforzare la contrattazione del livello nazionale (sede Aran) e regionale.
Il nuovo Contratto nazionale dovrà occuparsi direttamente di alcune materie oggi affrontate in sede integrativa nazionale (es, criteri di retribuzione di posizione e di risultato, criteri degli incarichi).
B) Diritti sindacali
Vanno definite le concrete misure per l’effettivo esercizio dei diritti sindacali relativi allo sciopero e alle assemblee.
C) Valorizzazione delle risorse umane e gestione organizzativa.
Al fine di incrementare il livello di funzionalità delle unità scolastiche, in sinergia con il tavolo contrattuale del Comparto scuola, si rende necessario, anche individuando allo scopo risorse aggiuntive, assicurare al Dirigente Scolastico le concrete modalità di esercizio della facoltà di avvalersi sul piano organizzativo e amministrativo del personale docente e ata, anche per rispondere alla complessità crescente della gestione delle istituzioni scolastiche.
D) Costituzione di organismi paritetici. La valutazione, la formazione.
E’ necessario costituire a livello nazionale, come è già previsto per il dal CCNL per il livello regionale, organismi paritetici su alcune materie quali la valutazione e la formazione.
Sulla valutazione occorre, peraltro, approfondire le modalità valutative per adeguare alla specificità della complessità del servizio il modello valutativo adottato. Il comitato paritetico potrebbe molto contribuire allo scopo.
Sulla formazione occorre giungere all’utilizzo completo dell’1% del monte salari del personale al fine di qualificare strumenti, modalità, contesti, contenuti della formazione dei Dirigenti Scolastici.
E) Congedi per motivi di famiglia e di studio
Occorre procedere con immediatezza all’applicazione del disposto del CCNL all’articolo 20 per regolare la fruizione die congedi per motivi di famiglia e di studio.
F) Mobilità professionale
Al fine di favorire la valorizzazione delle funzioni dirigenziali di scuola occorre prevedere meccanismi di effettiva ed ampia liberalizzazione di passaggio da un settore formativo ad un altro.
G) Rientro del personale da diverse posizioni di stato e dall’Amministrazione
E’ necessario definire modalità e tempi dell’affidamento degli incarichi ai Dirigenti Scolastici che rientrano da diverse posizioni di stato e dall’Amministrazione, anche in relazione ad altri incarichi affidati sulle sedi lasciate scoperte.
H) Valorizzazione della funzione dirigenziale scolastica svolta in Paesi esteri
Al fine di valorizzare le nuove funzioni dirigenziali svolte dai Dirigenti Scolastici all’estero, anche per favorire il processo di riforma autonomistica in atto, dovranno essere precisate le funzioni di direzione del Dirigente Scolastico. Nell’ambito delle direttive degli Uffici Consolari l’incarico dirigenziale scolastico dovrà prevedere compiti di organizzazione, coordinamento, promozione, monitoraggio, valutazione di tutte le attività formative svolte nei Paesi esteri.
PARTE ECONOMICA
A) Equiparazione retributiva alle altre Dirigenze pubbliche
Come da attese determinate dall’impegno del precedente Governo e dalle promesse dell’attuale maggioranza oggi al Governo, si rivendica l’equiparazione retributiva alle altre Dirigenze pubbliche.
Ciò è raggiungibile attraverso la piena equiparazione della retribuzione di posizione e di risultato dei Dirigenti Scolastici a quella dei Dirigenti pubblici.
B) Incarichi aggiuntivi
Occorre contrattualizzare tutte le retribuzioni connesse con gli incarichi aggiuntivi obbligatori e nel contempo incrementare e dare certezza di risorse agli incarichi obbligatori oggi non retribuiti (Presidenze esami di licenza, Commissari Governativi).