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Lombardia: conclusa la prima fase di avvio nelle scuole della sperimentazionedei corsi triennali di formazione professionale

Pubblichiamo la nota della Cgil Scuola della Lombardia in relazione ai risultati della prima fase della sperimentazione dei corsi triennali di formazione professionale.

16/07/2004
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Pubblichiamo la nota della Cgil Scuola della Lombardia in relazione ai risultati della prima fase della sperimentazione dei corsi triennali di formazione professionale.

Roma, 16 luglio 2004

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Si è conclusa nei giorni scorsi la fase di discussione e votazione nei Collegi Docenti della sperimentazione avviata in Lombardia, in seguito al protocollo d'intesa Ministero dell'Istruzione e Regione, che si proponeva di attivare, sia nei CFP che negli Istituti tecnici e Professionali, corsi triennali di formazione professionale.
Dai dati che vengono allegati emerge che solo una parte (il 30% circa) delle 122 istituzioni scolastiche che avevano partecipato alla progettazione dei percorsi sulla base degli indirizzi della Regione Lombardia, ha poi confermato la propria adesione alla sperimentazione.
In particolare, come era prevedibile, soprattutto negli istituti tecnici la critica al modello della sperimentazione proposta è stato significativo.
Si sono intrecciati infatti giudizi di merito sulla sperimentazione (si veda in proposito i documenti e le analisi della Cgil Scuola pubblicati su questo sito www.cgilscuola.lombardia.it) con preoccupazioni circa il futuro degli istituti tecnici e professionali e la loro collocazione nel sistema nazionale dell'istruzione.
Viene inoltre messa in discussione l'idea che scuola e formazione professionale possano convergere su percorsi formativi unitari (i progetti elaborati dalle scuole e dai CFP sono tra loro molto diversi), senza tener conto della storia dei due sistemi e delle loro finalità.
Infatti già si registrano i primi problemi, segnalati alla Direzione Regionale dalla Cgil Scuola (vedi notizia sul sito www.cgilscuola.lombardia.it) circa la validità delle qualifiche rilasciate dalle scuole e dai CFP e la loro spendibilità, in particolare rispetto al rientro nel sistema scolastico dopo il triennio del corso.
Ora va riaperta la discussione in tutte le scuole, a partire dal ruolo degli istituti tecnici e professionali, finalizzata alla promozione di attività sperimentali rivolte al vero problema della scuola secondaria superiore italiana e cioè la riduzione dei tassi troppo alti di dispersione scolastica in particolare nel biennio.

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