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Mobilità scuola 2016/2017: ecco gli errori nei trasferimenti che il MIUR nega

Oltre che per la scuola dell’infanzia e la scuola primaria gli errori si sono ripetuti anche per la secondaria di I grado. Un’analisi dettagliata di quello che il Ministro e il Sottosegretario non vogliono ammettere.

04/08/2016
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La grave situazione che si è venuta a creare a seguito della pubblicazione dei movimenti di infanzia e primaria e, ora, anche della secondaria di 1° grado, è conseguenza di un sistema che non è stato predisposto adeguatamente. Ma dietro quei dati, ci sono migliaia di persone lese nei loro diritti e nelle loro aspettative e non è tollerabile la chiusura cieca e oltranzista del MIUR che, nella difesa del suo operato, minimizza come “marginali” i fatti denunciati.

Quindi, mettiamo a disposizione un’analisi dettagliata degli errori seriali numericamente più significativi riscontrati nella scuola dell’infanzia e della scuola primaria, quelli che il Ministro e il Sottosegretario bollano come semplici effetti della “complessità”.

Appena disponibile proporremo una analoga analisi per la scuola secondaria di I grado i cui esiti, che sono stati pubblicati il 3 agosto, presentano le stesse anomalie.

Premessa

La procedura adottata dal sistema informativo non ha rispettato quanto previsto dal contratto integrativo sulla mobilità sul rispetto del punteggio e dell’ordine delle preferenze: assegnare ad ogni aspirante la prima sede/ambito libero al proprio turno (sulla base delle fasi, del punteggio e delle precedenze e delle tipologie di posto per i quali aveva titolo).

Inoltre risulta che ci siano anche stati malfunzionamento o errori che hanno determinato risultati scorretti in maniera seriale.

Non si tratta di casi singoli, ma di errori ripetuti per tutti gli aspiranti.

Pertanto l’eventuale correzione dell’errore per un singolo aspirante, oltre a coinvolgere altre centinaia di aspiranti, non risolverebbe in alcun modo la generalità degli errori.

Per questo motivo continuiamo a chiedere il rifacimento delle operazioni.

Di seguito le situazioni rilevate, per le quali abbiamo i dati precisi di singoli aspiranti, che abbiamo segnalato a titolo di esempio all’amministrazione. Per ovvi motivi di privacy omettiamo i nominativi.

Posti rimasti negli ambiti e docenti non soddisfatti

Al termine delle operazioni di mobilità per infanzia e primaria il Ministero ha fornito il quadro dei posti rimasti liberi dopo la mobilità per ambito, provincia e regione. Abbiamo sottratto da tali posti quelli destinati ai docenti trasferiti su ogni singolo ambito che saranno assegnati a una di tali sedi. La differenza ottenuta ci fornisce i posti non occupati nei singoli ambiti. Abbiamo rilevato che in numerosi ambiti restano posti liberi, ma docenti che avevano chiesto quell’ambito non risultano trasferiti o risultano trasferiti su altro ambito (indicato successivamente nelle preferenze). Questo dimostra che ci sono stati errori nella procedura. Di seguito alcuni esempi:

  • per la scuola dell’infanzia segnaliamo l’ambito 14 della Campania (Napoli) nel quale sono rimasti ben 32 posti e risultano non soddisfatte le richieste di numerosi docenti che avevano chiesto quell’ambito (di cui abbiamo i dati verificati).
  • per la scuola primaria (sostegno psicofisici) segnaliamo che nell’ambito Campania 14 sono rimasti 25 posti e nell’ambito Campania 15, 7 posti e risultano non soddisfatte le richieste di numerosi docenti che avevano chiesto quegli ambiti (di cui abbiamo i dati verificati).
  • per la scuola primaria (posto comune) In Emilia Romagna 11 sono residuati (dopo aver sottratto i docenti assegnati all’ambito) ben 61 posti comuni e risultano trasferiti su ambiti indicati successivamente a tale ambito numerosi dicenti di fase C.
  • per la scuola primaria nell’ambito Emilia Romagna 5 è rimasto libero un posto comune (dopo aver sottratto i docenti assegnati all’ambito) nell’ambito Emilia Romagna 6 sono rimasti liberi ben 19 posti comuni (dopo aver sottratto i docenti assegnati all’ambito). nell’ambito Marche 8 è rimasto libero un posto di lingua. Una docente che aveva indicato tali ambiti tra i primi risulta trasferita a Gorizia Friuli 4 che era indicato successivamente agli ambiti dove sono rimasti posti.
  • per la scuola primaria una docente, fase C punti 41 è stata trasferita a Como (Lombardia 11). Nella domanda aveva indicato come primi ambiti quelli di Modena (Emilia Romagna 9, 10 e 11). In Emilia Romagna 11 sono residuati (dopo aver sottratto i docenti assegnati all’ambito), ben 61 posti comuni.

Mancato rispetto delle fasi

Su numerosi ambiti (e non è possibile sapere se è accaduto ovunque perché molti uffici non hanno indicato nei prospetti pubblicati la fase di appartenenza) risultano trasferimenti di docenti di fasi successive pur essendoci docenti di fasi precedenti non soddisfatti: avevano chiesto quegli ambiti e non hanno ottenuto il trasferimento o l’hanno ottenuto in ambiti successivi rispetto all’ordine indicato. A titolo di esempio:

  • per la scuola primaria (sostegno psicofisici) si segnalano gli ambiti di Catania Sicilia 6 e Sicilia 9, di Siracusa Sicilia 26 e di Messina Sicilia 13, nei quali risultano trasferiti docenti che partecipavano alla successiva fase D, con docenti di fase B1 (che avevano indicato quegli ambiti) non soddisfatti e docenti di fase C (che avevano indicato quegli ambiti tra i primi) trasferiti fuori regione.

Errata applicazione della regola sulle priorità tra le tipologie di posto

Risulta applicata erroneamente la regola sulle opzioni tra le tipologie di posto (comune/sostegno, comune/lingua) sia tra gli ambiti che tra le scuole indicate nel primo ambito: anziché assegnare il primo ambito/scuola con almeno un posto libero di una delle tipologie possibili (privilegiando la scelta effettuata nella domanda se c'erano posti di diverse tipologie), è stato assegnato ambito/scuola successivi con criteri difficilmente interpretabili.

A titolo di esempio per la scuola primaria docenti assunti entro il 2014/2015 (fase B1):

  • Una docente (punti 97), che aveva chiesto come primi ambiti quelli di Reggio Calabria, è invece stata trasferita a Vibo Valentia: aveva indicato come ordine 1) posto comune 2) posto di lingua. Risulta invece che altra docente è stata trasferita con punti 96 su lingua a Reggio Calabria.
  • Una docente punti 39 per posto comune e 48 per sostegno ha ottenuto il trasferimento nell’ambito 3 della Basilicata pur avendo indicato come primi ambiti quelli di Cosenza. Aveva indicato le seguenti priorità: 1) Posto comune 2) posto di sostegno - 1) posto comune 2) posto di lingua. Hanno ottenuto trasferimento a Cosenza su lingua 6 docenti con punteggio inferiore.

A titolo di esempio per docenti assunti nel 2015/2016 da GAE (Fase C):

  • Una docente punti 41 (+ 6 per il ricongiungimento su Ferrara)
  • Aveva indicato ambiti dell’Emilia Romagna, del Veneto, della Lombardia e delle Marche prima di quelli del Friuli. Aveva specificato come preferenza 1) posto lingua, 2) posto comune. Ha ottenuto un ambito di Gorizia (Friuli 4).  Negli ambiti indicati prima del Friuli sono state trasferite numerose docenti (della medesima fase) con punteggio minore.

Errata applicazione della regola sulle priorità tra le tipologie di posto di sostegno

Risulta applicata erroneamente la regola sulle opzioni tra le tipologie di posto di sostegno (psicofisici, udito, vista, speciali) sia tra gli ambiti che tra le scuole indicate nel primo ambito: anziché assegnare il primo ambito/scuola con almeno un posto libero di una delle tipologie possibili (privilegiando la scelta effettuata nella domanda se c'erano posti di diverse tipologie), è stato assegnato ambito/scuola successivi con criteri difficilmente interpretabili.

A titolo di esempio:

  • Una docente punti 38, aveva indicato come primi gli ambiti Puglia 22 e Puglia 23. Aveva indicato come ordine 1) psicofisici, 2) udito, 3) vista. Ha ottenuto Emilia Romagna 15 (133° scelta). Sull’ambito Puglia 23 risulta trasferita altra docente con punti 14 e senza precedenze (sostegno minorati udito).
  • Una docente punti 32, aveva indicato come primi gli ambiti Puglia 21 e Puglia 23. Aveva indicato come ordine 1) psicofisici, 2) udito, 3) vista. Ha ottenuto Lombardia (28° scelta). Sull’ambito Puglia 23 risulta trasferita altra docente con punti 14 e senza precedenze (sostegno minorati udito).

Mancato rispetto dell’ordine degli ambiti indicati nella domanda

Nell'assegnazione degli ambiti nazionali in fase C non è stato rispettato l'ordine degli ambiti indicati e il punteggio. È comunque diffusa la situazione di docenti scavalcati, nella stessa fase, da altri con meno punteggio nell’ambito prescelto. A titolo di esempio si segnalano per la scuola primaria:

  • una docente, fase C punti 30, trasferita in provincia di Brescia, ultima delle opzioni indicate nella domanda. Scorrendo i risultati della stessa fase e senza precedenze negli ambiti indicati da lei prima di quello assegnato risultano 936 movimenti che inspiegabilmente l'hanno preceduta nell' assegnazione della sede (è disponibile il file analitico dei 936 docenti della stessa fase con meno punti).
  • una docente, fase C punti 61 risulta essere stata assegnata a Como Lombardia 11 (preferenza espressa in posizione n.30). Tra le preferenze indicate in posizione 29 era indicata Lombardia 21 (Milano). Risulta trasferita nell’ambito Lombardia 21 una docente (sempre di fase C), con punti 12 (non è possibile indicarne altri, che sicuramente ci sono, non avendo l’AT di Milano indicato le fasi nel prospetto pubblicato).
  • una docente, fase C) punti 39 ha ottenuto Lombardia 11 (Como), pur avendo chiesto come ambiti precedenti Lombardia 15 e Lombardia 16 (Lecco). In tali ambiti sono stati trasferiti docenti della medesima fase con punteggi inferiori. Inoltre è stato anche effettuato un trasferimento di successiva fase D.
  • una docente, fase C punti 54 aveva chiesto come primo ambito Umbria 2 e aveva indicato come opzione sulla tipologia di posto 1) lingua, 2) posto comune. È stata trasferita nell’ambito Friuli 6 (aggiunto d’ufficio non avendo indicato tutte le preferenze). Sull’ambito Umbria 2 risultano trasferite su lingua numerose docenti della medesima fase C con punteggio inferiore.
  • una docente fase C punti 72 è stata assegnata all'Ambito Lombardia 11 (Como), aveva chiesto come prima opzione l'Ambito Veneto 3 (Verona) e a seguire gli altri 3 ambiti della provincia di Verona; l'Ambito Lombardia 11 era il 58esimo nell'elenco delle richieste. All’ambito sono state assegnate numerose docenti della medesima fase C con punteggio inferiore. 

Nonno, cos'è il sindacato?

Presentazione del libro il 5 novembre
al Centro Binaria di Torino, ore 18.

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