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Mobilità scuola 2016/2017: terzo incontro inconcludente al MIUR

Il Ministero non dà risposte sui punti problematici posti dai sindacati. Partono subito gli ambiti territoriali. La FLC pronta a dare battaglia per fermare questa scelta sbagliata e illegale della Direzione Generale.

25/11/2015
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In apertura dell’incontro convocato nella giornata del 24 novembre per affrontare i nodi problematici presentati dai sindacati nell’incontro precedente e propedeutici alla trattativa sul rinnovo del Ccni, il Direttore del personale, la Dott.ssa Novelli, ha informato i sindacati su quelle che sono le determinazioni dell’amministrazione.

In sintesi

Attivazione degli ambiti territoriali. Partiranno sin dal prossimo anno scolastico. Infatti l’amministrazione ritiene che non si possa derogare in quanto obbligo di legge, rigettando di fatto la richiesta sindacale di rinviare di un anno, nonostante sia la stessa legge a prevedere che si debbano costituire entro giugno 2016. Pertanto il MIUR si attiverà affinché si costituiscano questi ambiti territoriali prima possibile e comunque in tempo utile per la presentazione delle domande di mobilità.

Sulle altre questioni poste dai sindacati l’Amministrazione ritiene che, rispetto alla cadenza della futura mobilità, questa possa rimanere annuale anche per i docenti (almeno per il momento) visto che cosi sarà sia per il personale educativo che Ata (la legge 107/15 nulla dice su questo personale). Cosi come rimarrà la possibilità di chiedere annualmente l’assegnazione provvisoria che sarà regolata anch’essa dal Ccni sulle utilizzazioni.

Il Direttore del personale, invece, non ha dato alcuna risposta sulle altre due importanti questioni che attengono alle modalità di effettuazione della mobilità. Ovvero se sarà consentito a tutti, oppure no (cosi come si evince dal comma 73 della legge 107/15), di poter chiedere la mobilità su sede in ambito provinciale (e non solo sull’ambito) visto che ai neo assunti con le vecchie procedure (fase zero e A del pieno di assunzioni) è riconosciuto il diritto ad ottenere una sede definitiva per il 2016-2017 nella provincia di assunzione con le operazioni di mobilità. Cosi come non si è chiarito se il blocco triennale ai fini della mobilità interprovinciale verrà derogato per tutti al fine di riconoscere uniformità, equità e pari diritti a tutti ed evitare una conseguente mole di contenzioso. Infatti la legge fa pasticci su questo, visto che concede una deroga (con precedenza) per coloro che sono stati assunti entro il 2014-2015 ed anche per coloro che sono stati assunti in altra provincia nelle fasi B e C, ma solo se assunti dalle Gae e non anche per tutti gli assunti in fase zero, A ed anche B e C ma dal concorso. E’ evidente che queste disparità non si comprendono né si possono accettare.

In estrema sintesi, su tutti questi punti che è molto importante chiarire, per poter avviare in modo proficuo la contrattazione sul rinnovo del Ccni che dovrà definire le regole della mobilità per il prossimo anno scolastico, l’amministrazione è stata carente, elusiva e reticente.

La posizione della FLC CGIL

La FLC CGIL, assieme agli altri sindacati, ha rilevato come:

  • irresponsabile la decisione dell’amministrazione di procedere in fretta sulla costituzione degli ambiti territoriali, a maggior ragione se si tiene conto dei tempi previsti dalla legge stessa (giugno 2016), rendendo di fatto marginale, o irrilevante, il coinvolgimento delle Regioni e degli EE.LL.;
  • grave la mancanza di risposta su due aspetti importanti sui quali la legge fa confusione e crea disparità ed iniquità, visto che questi temi sono propedeutici all’avvio della contrattazione stessa;
  • gravissima l’assenza ad oggi, e dopo ben 3 incontri, di una qualsiasi proposta da parte dell’amministrazione sia sui criteri con cui si intende procedere nella costituzione degli ambiti territoriali, sia sui contenuti e sulle modifiche che si intende apportare nel contratto sulla mobilità in attuazione della legge e, soprattutto, per superare gli aspetti contraddittori presenti nella stessa legge.

La FLC CGIL non può non rilevare un atteggiamento confusionario ed arrogante da parte dell’amministrazione, nei modi con cui ci si sta approcciando alla trattativa ed in particolare sui veri problemi che pone la legge 107/15, problemi sui quali occorre trovare una soluzione positiva. Inaccettabile l’assenza totale, ad oggi, di proposte di merito da parte della Direzione del personale sui diversi e complessi temi da regolare. Siamo in presenza di una Direzione che appare del tutto inadeguata ad affrontare e a gestire la situazione in cui ci si trova.

In ogni caso l’Amministrazione si dovrà assumere tutte le responsabilità in merito al fatto che ad oggi, fine novembre, sulla mobilità siamo ancora fermi ai nastri di partenza, quando negli anni passati si era già in dirittura d’arrivo per il rinnovo e sottoscrizione del nuovo contratto.

Nessuno pensi di attribuire responsabilità ai sindacati.

Il MIUR, al termine dell’incontro, ha dichiarato che convocherà i sindacati per la prosecuzione del confronto sulla mobilità contestualmente alla convocazione che ci sarà in merito all’informazione preventiva da parte dell’Amministrazione sui criteri di costituzione dei futuri ambiti territoriali.

In assenza di risposte convincenti da parte dell’alta dirigenza amministrativa e politica daremo battaglia per fermare l’applicazione anzitempo di una delle parti più insidiose della legge 107. Anche questo è un tema posto nella piattaforma rivendicativa della manifestazione del 28 novembre 2015.

Nonno, cos'è il sindacato?

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al Centro Binaria di Torino, ore 18.

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